Lotta alla criminalità e presidio del territorio - QdS

Lotta alla criminalità e presidio del territorio

Valerio Martorana

Lotta alla criminalità e presidio del territorio

martedì 22 Dicembre 2009

Forum con Giuseppe D’Agata, comandante provinciale Carabinieri Caltanissetta

CALTANISSETTA – Come ha trovato il territorio?
“Un territorio nuovo per la mia persona ma che ho subito capito attraverso i meccanismi di funzionamento dal punto di vista investigativo. L’arma possiede un organico adeguato che può coprire tutta la provincia con le tre compagnie di Gela, Caltanissetta e Mussomeli inclusa la tenenza di San Cataldo (al cui interno vi operano 30 uomini). Vi sono diversi reparti investigativi che supportano la presenza dei militari sul territorio. Il personale, ribadisco, viene modulato secondo le necessità. Inoltre in virtù di questo principio della necessità e dell’effettiva esigenza del territorio, la compagnia di Gela è stata elevata a Reparto Territoriale, una funzione intermedia tra compagnia e comando provinciale e sarà retta da un tenente colonnello. Ovviamente in quel reparto si registrerà un aumento del personale del 15% e quindi significherà ulteriore controllo del territorio e maggiore intelligence”.
Quali sono i reati più frequenti?
Reati contro il patrimonio, furti, rapine, danneggiamenti a seguito d’incendio, soprattutto a Gela. Su quest’ultima città abbiamo rivisto i servizi esterni ed oggi, con soddisfazione, assistiamo ad una diminuzione del fenomeno. Abbiamo dislocato più forze con molti servizi in abiti civili dopo aver analizzato il fenomeno attentamente e con una serie di interventi preventivi.
C’è molta droga anche se sul fronte degli arresti abbiamo ottenuti dei buoni risultati, un aumento del 109% di arresti per droga (spaccio e traffico); 88 persone sono state tratte in arresto solo per droga, a San Cataldo ben 32 persone e a Gela, dove abbiamo recuperato 1,8 kg di cocaina per un valore nel mercato di oltre 350 mila euro, abbiamo tratto in arresto ben 15 persone".
Sono controllate le scuole?
“Sono assicurati dei servizi preventivi con l’ausilio delle unità cinofile. Bisogna ricordare che sul territorio sono sempre presenti, h24, le pattuglie della radiomobile presenti in ogni compagnia ed i servizi effettuati dalle stazioni dei carabinieri. A Gela, inoltre, in aiuto al locale personale sono stati dislocate 10 unità della Cio (compagnia intervento operativo) facente parte del Battaglione Palermo. Si tratta di personale specializzato che va a supporto dell’attività di controllo del territorio".
Quali sono le operazioni di rilievo che sono state effettuate nel corso dell’anno?
“Prima di tutto vorrei evidenziare come sono stati incrementati i servizi esterni del 43% dal momento del mio insediamento; gli arresti sono aumentati del 26% (mafia e droga). L’operazione “Atlantide e Mercurio” è da segnalare poiché sono state tratte in arresto ben 22 persone appartenenti a “Cosa Nostra” per estorsioni, usura e riciclaggio. Sono stati individuati i nuovi assetti di cosa nostra del clan Madonia di Gela. È chiaro che dove ci sono i soldi, ci sono loro a fare business. L’obiettivo, da parte di queste organizzazioni malavitose, è quello di infiltrarsi negli appalti pubblici e di continuare a gestire il traffico delle droghe”.
Si registrano notevoli reati di estorsioni ed usura?
“Sono visibili ma grazie all’operato di Confindustria Sicilia, nella persona del dott. Montante e del dott. Venturi, che si sono fatti promotori di una cultura della legalità, in questo territorio ci si ribella, si denuncia, si reagisce. A Gela l’antiracket funziona ed adesso anche a Caltanissetta sono sorte due associazioni antiracket. Abbiamo bisogno, questo è essenziale, del contatto con la gente, per farci lavorare. Dobbiamo offrire sicurezza, questa è la parola d’ordine; il nostro compito, voglio ribadirlo, è dare sicurezza alla gente. Possiamo ottenere dei risultati grazie a tutti quei cittadini che collaborano”.
 

 
Promozione della legalità nelle scuole e monitoraggio informatico dell’attività in provincia

Le scuole vengono attenzionate dall’arma per degli appositi progetti di educazione alla legalità?
“Ogni anno il Comando generale dell’Arma dei carabinieri dispone che alcuni ufficiali tengano rapporti con le scuole ed organizzino delle conferenze per trattare tale tematica che è prioritaria per noi poiché rappresenta la prevenzione necessaria per aiutare a far crescere le future generazioni all’insegna della cultura della legalità e del rispetto delle regole. Il nostro obiettivo, attraverso queste conferenze e quest’opera di sensibilizzazione, è quello di avvicinare le persone alla divisa, al rispetto delle regole”.
I vostri uffici sono informatizzati?
“Sì, abbiamo una rete Intranet ed un apposito ufficio che ci consente di monitorare tutta l’attività che viene svolta nel territorio”.
In conclusione, cosa vuole aggiungere?
“Sono contento dell’attività che abbiamo svolto e dei risultati investigativi che abbiamo conseguito. Il nostro lavoro è rivolto a garantire la tranquillità alle persone che vivono in questo territorio”.

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