Su un "esercito" di ben 14.468 dipendenti, l'85% ha un'età superiore a cinquant'anni. Solo 32 sono sotto i trent'anni, più maschi che femmine. I dati emergono da un'analisi sul personale di Palazzo d'Orléans. E al problema anagrafico si somma quello delle competenze, tanto che si parla di tirocini formativi con laureati
Sono tanti i problemi che affliggono la Regione siciliana: elefantiasi, malaburocrazia, sprechi, inefficienze e, non ultimo, l’età dei suoi dipendenti.
L’immagine di una Regione sempre più "vecchia" è quella che emerge dall’analisi sul personale dipendente, che è parte integrante del ‘piano di azioni positive per il triennio 2018-20’, approvato nei giorni scorsi dalla giunta Musumeci.
Su un "esercito" di ben 14.468 dipendenti, l’85% ha un’età superiore a cinquant’anni: 10.092 nella fascia tra 51 e 60 anni, 2.129 oltre i sessant’anni. Sono soltanto 32 i regionali sotto i trent’anni, 140 quelli tra i 31 e i 40 anni, 2.075 tra 41-50 anni. Nel raffronto tra generi, prevalgono i maschi: sono 8.344; mentre le femmine sono 6.124.
Nei ruoli apicali le donne rincorrono gli uomini. Su un totale di 1.279 dirigenti, 884 sono maschi e 395 femmine. Per quanto riguarda l’anzianità di servizio, 1.737 dipendenti hanno superato i trent’anni, 6.134 sono nella fascia 21-30 anni, 1.044 in quella 11-20 e 2.217 regionali hanno meno di dieci anni di anzianità.
Al problema anagrafico si somma quello delle competenze. Quelle stesse competenze di cui la Regione è alla disperata ricerca. Quelle stesse competenze, ancora, che hanno spinto il Presidente Nello Musumeci ad annunciare l’intenzione di avviare, probabilmente già dai primi mesi del 2019, dei tirocini formativi con laureati.
A.A.A. Competenze cercansi.