Pdl: “Governo Lombardo dannoso per la Sicilia” - QdS

Pdl: “Governo Lombardo dannoso per la Sicilia”

Raffaella Pessina

Pdl: “Governo Lombardo dannoso per la Sicilia”

sabato 06 Novembre 2010

Il Documento di programmazione economica e finanziaria alla II commissione. Leontini lancia la controffensiva partendo dal buco di bilancio

PALERMO – È cominciata la controffensiva del Pdl ormai all’opposizione all’Assemblea regionale siciliana nei confronti del Governo Lombardo.
Nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nela Sala Palumbo dell’Ars, il presidente del Gruppo del Pdl Innocenzo Leontini ha stigmatizzato il comportamento del Governo sia per quanto riguarda l’abusivismo nelle zone protette che in materia di bilancio e documenti finanziari. Leontini considera l’attuale Governo “dannoso” per la Sicilia. Lo dimostra il fatto che il rendiconto del 2008 è stato approvato adesso, con due anni di ritardo e nel 2009 si è verificato uno scostamento dovuto alla mancata valorizzazione del patrimonio della regione e alla mancata accensione dei mutui. In pratica , nel bilancio del 2008 era stata inserita una previsione di entrata di 953 milioni e 450 mila euro (come vendita di immobili). Nel 2009 lo scostamento è stato di 925 milioni e 955 mila euro.
“Si tratta di strumenti finanziari non corretti e ci si domanda a cosa sia servito un Governo che approva un bilancio a maggio 2010 e a ottobre dlelo stesso anno dichiara il blocco della spesa.
Martedì della prossima settimana verrà esaminato in Commissione bilancio il Dpef (documento di programmazione economico finanziaria) e a questo proposito il Presidente dell’Ars Francesco Cascio ha già fatto sapere che sta vagliando con gli uffici il testo del documento “per valutare quali parti stralciare e quali mandare avanti. I documenti contabili da martedì saranno all’esame delle commissioni e il mio auspicio è che si proceda velocemente, affinché Bilancio e Finanziaria possano vedere la luce già a gennaio, evitando di ricorrere all’esercizio provvisorio”.
Intanto, stanno andando a posto le tessere dei gruppi parlamentari all’Ars. Nell’ultima seduta di Palazzo dei Normanni si è ufficializzato il nuovo gruppo Udc – partito della Nazione che sarà formato da Giulia Adamo (capogruppo), Giovanni Ardizzone, Marco Lucio Forzese (vice presidente) , Orazio Ragusa e Salvatore Lentini. Come è noto l’Udc appoggia il Governo Lombardo, mentre i fuori usciti da questo partito che hanno formato il Pid (Partito per l’Italia di domani) si affiancano al Pdl all’opposizione, anche se non hanno ancora ufficializzato la loro posizione come gruppo parlamentare.
Intanto, Lombardo è alle prese con le sue ultime vicende giudiziarie, ma non perde di vista obiettivi politici e si è espresso sul taglio delle indennità agli amministratori degli enti locali: “Sono contrario, chi è eletto va giustamente retribuito per rendere il suo servizio. Noi offriamo all’Assemblea la possibilità di un confronto e il governo e la maggioranza sono pronti ad aggiustare e a rivedere molte cose”.
Anche Francesco Cascio manifesta “perplessità” per la prospettata decurtazione degli emolumenti degli amministratori locali: “Ritengo inverosimile pensare che un sindaco di una grande metropoli, che ora percepisce 5.500 euro nette al mese, debba a fronte del carico di responsabilità che è chiamato a gestire, ricevere meno di questo”.
Sul tema del federalismo l’assessore all’Economia Armao ha fatto sapere che i ministri Raffaele Fitto, per gli Affari regionali, e Roberto Calderoli, per la Semplificazione, hanno condiviso, su proposta del presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, l’opportunità di dare riconoscimento alla perequazione infrastrutturale per la quale a breve verrà aperto un tavolo di ricognizione.
Intanto mancano 28 giorni utili entro i quali si dovrà giungere ad una intesa sull’applicazione del federalismo fiscale. “Gli emendamenti che abbiamo proposto al testo- ha detto Armao – e che hanno trovato il sostegno delle altre regioni, verranno dunque presentati la prossima settimana".

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