BOLOGNA – Dieci proposte a enti locali e istituzioni, che vanno dalla redazione dei piani urbani della mobilità sostenibile alla riforma del codice della strada, dal sostegno alla mobilità ciclistica a investimenti sulle ferrovie regionali. Sono partite, a Bologna, dagli Stati generali della mobilità nuova, promossi dal Comune e dalla rete di associazioni che vuole promuovere un modo più sostenibile di spostarsi nelle città. Il comitato scientifico segnala che le risorse per il trasporto pubblico locale e regionale, riprendendo i dati del rapporto Pendolaria 2014 di Legambiente, sono passate dai 6,1 miliardi del 2009 ai 4,8 del 2014, mentre cresce il numero dei pendolari e la voglia di spostamenti collettivi e che non è stata rifinanziata la legge per le reti tranviarie e quella per la mobilità ciclistica. In compenso, l’indice di motorizzazione in Italia è in netta discesa: per le principali 50 città italiane nel 2013 erano 58 le auto circolanti ogni 100 abitanti mentre solo nel 2011 questo indice era di 63 auto. Oggi si entra nel merito delle questioni gli stati generali sono cominciati con due iniziative di formazione rivolte agli architetti e ai giornalisti, per sensibilizzare su questi temi chi si occupa di immaginare e di comunicare i modi nuovi per spostarsi.