Raffaele Lombardo: “Non ci sarà nessun rinvio a giudizio” - QdS

Raffaele Lombardo: “Non ci sarà nessun rinvio a giudizio”

Giovanna Naccari

Raffaele Lombardo: “Non ci sarà nessun rinvio a giudizio”

sabato 07 Aprile 2012

Si parla addirittura di “rimpastino” perchè ci vorrà l’assessore alla Famiglia. Parla da presidente e assicura: la Giunta è in perfetta salute

Palermo – Vigilia di Pasqua con gli auguri alla stampa e aria di dimissioni sempre più vicine per il presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Con i tempi di un’uscita di scena che potrebbero dettare i giudici, a causa della vicenda giudiziaria che lo coinvolge da due anni.
Ieri, durante l’incontro con i giornalisti, il presidente ha letto i punti caldi della sua agenda di uomo politico e cittadino che, mercoledì, è stata segnata dalla richiesta della Procura di Catania di rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato assieme al fratello Angelo, deputato nazionale dell’Mpa.
Lombardo parla in tarda mattinata e va subito al contrattacco dei pentiti che lo accusano. Sottolinea la “strumentalità e l’infondatezza dell’indagine” per le dichiarazioni che non trovano riscontro e annuncia i tempi della sua uscita di scena: “Un minuto prima di qualsiasi verdetto, anche in caso di archiviazione”.   
Dice, inoltre, che “non c’è un rinvio a giudizio” e che “per il presidente della Regione non ci sarà”. E chiarisce: “Nel senso che se l’udienza preliminare non può che concludersi con il rinvio o con l’archiviazione, affinché il presidente non corra il rischio del rinvio, si dimetterà un momento prima del verdetto, ci fosse anche un’archiviazione. Così come se ci fosse il rito abbreviato, prima di una sentenza il presidente si dimetterà ed eventualmente accetterà, comunque serenamente, un verdetto da cittadino”.
L’ipotesi di elezioni anticipate per Lombardo resta “plausibile”, però tiene a sottolineare che l’uscita di scena sarà “assunta con i miei alleati” e che non sarà la soluzione per mandare a casa, prima della scadenza naturale del 2013, l’Assemblea regionale siciliana, evitando così la riduzione del numero dei deputati da 90 a 70, riforma votata dall’Ars e già approvata in commissione al Senato.
Prima di tutto questo, però, ci sono i prossimi impegni politici con il Bilancio della Regione e la Finanziaria da approvare entro fine mese. Il presidente vuole portali avanti tutti, supportato da una giunta che ha uno stato di salute “eccellente”, assicura.
E che non è per nulla intaccata dall’imbarazzo per le sue vicende giudiziarie. Spiega, infatti, ad un cronista, che vuole togliersi la curiosità, che l’assessore Chinnici, magistrato, è assente all’incontro perché all’estero. E mentre l’altro magistrato, Massimo Russo, con delega alla salute, è al suo fianco, ricorda che la prossima settimana con l’ex prefetto di Palermo, Marino, tratterà il tema dei rifiuti. E intanto pensa ad un “rimpastino” in giunta perché, aggiunge, ci vorrà “un assessore alla famiglia”.
Dall’agenda di Lombardo, all’agenda del Parlamento regionale: l’Ars riaprirà giovedì prossimo per votare la Finanziaria e il Bilancio. E tra il 20 ed il 24 aprile terrà una seduta straordinaria per ascoltare il presidente della Regione che ha chiesto di parlare a Sala d’Ercole.

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