Muos, l’Arpa avvia il rilevamento per misurare l’elettromagnetismo - QdS

Muos, l’Arpa avvia il rilevamento per misurare l’elettromagnetismo

Rosario Battiato

Muos, l’Arpa avvia il rilevamento per misurare l’elettromagnetismo

mercoledì 11 Aprile 2012

Il ministero dell’Ambiente ha chiesto le reali misurazioni all’Agenzia regionale protezione ambientale. I primi monitoraggi sulla stazione hanno registrato probabili livelli oltre i limiti

NISCEMI (CL) – Adesso è sceso in campo il ministero dell’Ambiente, secondo il quale il nuovo sistema satellitare della marina Usa, la stazione di telecomunicazioni militari di Niscemi, è una pericolosa fonte di inquinamento elettromagnetico. Lo ha rivelato nei giorni scorsi il giornalista Antonio Mazzeo, riportando una serie di comunicazioni tra il ministero e l’Arpa siciliana. 
Non ci sarebbe solo il Muos, il nuovo sistema satellitare a microonde della Marina Usa, a preoccupare l’incolumità degli abitanti della zona e il futuro funzionamento dello scalo di Comiso. A fine febbraio il ministero dell’Ambiente ha chiesto alla direzione generale dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) di avviare una campagna di rilevamento delle emissioni delle 41 antenne installate nella base statunitense di contrada Ulmo, che si trova proprio all’interno della riserva naturale “Sughereta” e a pochi chilometri dal centro abitato di Niscemi. Una presa di posizione ufficiale, che mette in dubbio anche quanto espresso in merito all’installazione del Muos dalla Regione siciliana.
Secondo quanto riportato da Mazzeo “dalla relazione istruttoria inviata dall’Arpa Sicilia – scrive il ministero dell’Ambiente – si evince che nelle aree circostanti la base radio della Marina militare Usa di Niscemi Nrtf (Naval Radio Transmitter Facility), il contributo al campo elettromagnetico fornito dalle antenne paraboliche e dalle antenne elicoidali del Muos sia trascurabile a condizione che vengano rispettati gli angoli di elevazione e le direzioni di puntamento di progetto”.
 
Una posizione che non trova adeguata corrispondenza in quanto uno studio, a firma dei professori Zucchetti e Coraddu del Politecnico di Torino e ripreso dalla direzione generale del ministero, rileva come “l’Arpa Sicilia ha effettuato una serie di rilievi sulle emissioni elettromagnetiche generate dalla stazione Nrtf che hanno consentito di rilevare valori di campo elettrico prossimi al valore di attenzione di 6 V/m”, misurazioni che hanno sottolineato come “la presenza di un campo elettrico intenso e costante in prossimità delle abitazioni, mostrando un sicuro raggiungimento dei limiti di sicurezza per la popolazione e, anzi, un loro probabile superamento. In un caso il valore rilevato è risultato prossimo al valore limite di attenzione stabilito dalla normativa”. Esiste anche il rischio che la situazione reale sia ancora peggiore di quella studiata dall’Arpa.
Secondo il ministero le operazioni sarebbero infatti da rifare quando “tutte le sorgenti siano in funzione alla potenza massima”. Il passaggio più rilevante del ministero è che si dovrà rimandare il giudizio di conformità delle installazioni, ovvero Nrtf e Muos, fino a quando la rilevazione sarà effettuata considerando la massima potenza di emissione di tutte le sorgenti che rimarranno operative anche dopo l’installazione del Muos.
Nei giorni scorsi l’appello dei movimenti e delle associazioni ha trovato anche eco extra regionale nell’appoggio espresso, già in diverse occasioni, da Leandro Janni, consigliere nazionale di Italia Nostra, la nota associazione per la salvaguardia e la conservazione dell’ambiente e del territorio.
 


Cocina (Arpa): “Vicenda complessa. A giorni comunicazioni dell’assessore”
 
PALERMO – Chiamata in causa dall’agenzia del ministero dell’Ambiente l’Arpa risponde alle domande sul futuro dell’antenna Muos di Niscemi. Salvatore Cocina, commissario straordinario dell’Agenzia regionale, puntualizza alcuni passaggi. “Da circa tre mesi abbiamo rivisto tutto il nostro lavoro in materia di rilevazioni – ha spiegato il commissario – e poi stiamo approfondendo e acquisendo nuovi dati, perché la vicenda è assai complessa”. Da qualche anno – secondo i dati dell’Arpa – “comunque si sono abbassati i livelli, e quei valori così elevati non ci sono più”. Altro punto da chiarire riguarda le nuove rilevazioni con impianti tarati sulla massima potenza, così come richiedeva l’agenzia del ministero, un passaggio, spiega Cocina, “che non è supportato dalla normativa, in quanto bisogna andare invece a trovare la combinazione che esprima la massima potenza”.
Si migliorerà il monitoraggio. Cocina ha spiegato che si sta lavorando per “una rete fissa”, a carico del Muos, da aggiungere a quella già in possesso dell’Arpa, che “permetta di valutare in tempo reale il superamento di questi valori”. “Entro una settimana – ha concluso Cocina – l’assessore fornirà una comunicazione ufficiale sulla situazione di Niscemi”.

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