Sono i numeri impietosi costruiti dall’Ufficio studi Ance Sicilia sulla base dell’annuale analisi compiuta sulla Gazzetta ufficiale relativa alle risultanze delle gare aggiudicate definitivamente. Dal 2007 a questa parte, ogni anno si perde il 40/50% di gare a fronte di una riduzione netta degli incanti da espletare passati da più di mille e duecento a circa 307. Un salto nel vuoto che non riguarda soltanto opere minori. Le dieci grandi opere più onerose isolane finanziate con i fondi Ue 2007-2013 hanno raggiunto una spesa complessiva, tra fondi comunitari e statali, di un terzo, cioè un miliardo su tre. Troppo poco per territorio che ha bisogno di infrastrutture.