La richiesta dell’associazione dei Comuni dell'Isola è stata formalizzata prima della “marcia dei sindaci” svoltasi stamattina, con grande partecipazione, lungo la statale 640 che collega Porto Empedocle a Caltanissetta
PALERMO – La convocazione di un tavolo permanente tra governo nazionale, governo regionale ed enti locali per sollecitare e monitorare le procedure necessarie per far uscire la Sicilia dall’attuale situazione di emergenza e di inaccettabili ritardi.
Questa la richiesta dell’AnciSicilia alla vigilia della “marcia dei sindaci” snodatosi oggi, a partire dalle 11, lungo la statale 640 che collega Porto Empedocle a Caltanissetta.
“Un numero straordinario di partecipanti”
Al termine della manifestazione, il cartello sociale formato dall’ufficio di pastorale sociale dell’arcidiocesi di Agrigento e dalle segreterie provinciali di CGIL, CISL e UIL esprime soddisfazione per l’esito della marcia per la viabilità, con la partecipazione dei sindaci della provincia.
“Una manifestazione – si legge in una nota – che ha raccolto un numero straordinario di partecipanti a conferma di quanto sia avvertito il problema dell’isolamento della provincia a causa della precarietà delle infrastrutture di collegamento interno e verso l’esterno. L’avere marciato tutti insieme: chiesa, sindacati, sindaci, rappresentanti delle associazioni e numerosissimi cittadini arrivati da ogni parte della provincia costituisce un segnale di grande incoraggiamento di cui il cartello sociale intende fare tesoro per i futuri impegni a favore dello sviluppo del territorio”.
“Da oggi – prosegue la nota – si cambia registro e il Governo nazionale e quello regionale non possono più pensare di tergiversare rispetto alle rivendicazioni di una popolazione che non accetta più di essere prevaricata da scelte che la penalizzano fortemente rispetto ad altre realtà territoriali. Come ha detto don Mario al termine della marcia il nostro cammino inizia ora. In questo senso il cartello sociale seguirà, assieme ai sindaci e agli altri protagonisti della vita politica e sociale, con la massima attenzione l’evolversi degli incontri ufficiali già convocati monitorando giornalmente il cronoprogramma concordato al fine di potere finalmente coltivare la speranza di dotare la provincia di infrastrutture degne di questo nome”.
Orlando, “Basta far pagare tutto ai territori”
“Non si possono far pagare ancora ai nostri territori – aveva precisato nei giorni scorsi Leoluca Orlando, presidente dell’Associazione dei comuni siciliani – i danni prodotti da una miscela di inefficienze, illegalità e talora anche ruberie del passato e da veri o presunti contrasti in atto tra le istituzioni. Restiamo, pertanto, in attesa di un tempestivo confronto anche per far cessare un interminabile quanto estenuante dibattito sulla stampa privo di scelte e azioni concrete che, al di là di polemiche e chiacchiere, possano fare uscire la Sicilia, attraverso una proficua collaborazione interistituzionale, da una disastrosa emergenza nel sistema viario”.
Già nei giorni scorsi, appunto, l’AnciSicilia aveva dato il proprio sostegno all’iniziativa dei sindaci sottolineando come “le condizioni di estrema precarietà in cui versano i collegamenti ferroviari, le infrastrutture viarie e le arterie stradali in tutta la Sicilia rischiano di condannare i nostri territori ad uno stato di sottosviluppo irreversibile, marcandone la marginalità”. “È necessario, quindi, reclamare – hanno spiegato il presidente Orlando e il segretario generale, Mario Emanuele Alvano – la massima attenzione su criticità, più volte denunciate, che compromettono notevolmente la mobilità delle popolazioni e le possibilità di crescita economica della nostra Isola”.