Abraham Maslow, il padre fondatore della psicologia umanista, scoprì che gli individui sono spinti verso l’autorealizzazione
I bisogni sono per definizione sensazioni d’insoddisfazione per la mancanza di qualche cosa che si ha necessità di appagare.
Sono legati al tempo, nel senso che il progresso tecnologico ne ha fatti sorgere sempre di nuovi; sono soggettivi, nel senso che ci sono bisogni che possono essere avvertiti da alcuni e non da altri individui; quando appagati, determinano l’immediata scomparsa della sensazione d’insoddisfazione; tendono, comunque, a ripresentarsi man mano che il senso di soddisfazione si dirada nel tempo.
Abraham Maslow, il padre fondatore della psicologia umanista, scoprì che gli individui sono spinti verso l’autorealizzazione, intesa come tendenza sempre più forte verso l’integrazione e la sinergia della persona, egli elaborò una piramide a più livelli dei bisogni umani in cui lo sviluppo della personalità progredisce da un livello a quello successivo.
Cresciamo se stiamo nella parte alta della piramide dove si trovano i bisogni di crescita personale (amore, riconoscimento sociale, stima, autorealizzazione), sopravviviamo se restiamo nella parte bassa dove si trovano i bisogni di carenza (bisogni fisici, sicurezza, protezione).
Se non si conoscono e non si soddisfano i bisogni, si rimane con un senso di “vuoto”, di grande insoddisfazione e se non si è consapevoli dei propri bisogni, non si ha consapevolezza del “vuoto” che si prova e questa insoddisfazione di fondo di fatto rende infelici.
Quando si è infelici e insoddisfatti, si tende a ricercare compensazioni e assistenza da parte degli altri, rischiando di diventare una persona che chiede e che non dà, o ancora peggio si rischia di ricercare la compensazione in futili e pericolose dipendenze.
Se invece si sa quali sono i nostri bisogni, si potrà essere in grado di soddisfarli nel modo giusto, e saremo una persona che dà e che chiede, che dona e riceve. E questo è il massimo nelle relazioni..