Il sindaco Alfio Vincenzo Russo: “Serve una legge ad hoc, 10 mln insufficienti”. Contributi mensili ai cittadini rimasti senza casa. Scuole sicure, le lezioni riprenderanno il 7
ZAFFERANA ETNEA – Dopo il terremoto di magnitudo 4.8, verificatosi intorno alle 3 del mattino del 26 dicembre, a Zafferana si contano ancora i danni. Adesso gli sfollati potranno richiedere il contributo mensile per l’autonoma sistemazione o un contributo per rendere nuovamente agibili le proprie abitazioni.
Il sisma non ha causato vittime, ma sono oltre 500 gli sfollati che hanno dovuto abbandonare la propria casa e che, oggi, sono ospiti delle strutture messe a disposizione da FederAlberghi, dall’Opera diocesana e dalla Caritas di Paternò. I danni maggiori sono stati registrati nelle frazioni di Fleri, Pisano, Poggiogelice e hanno interessato edifici pubblici e privati, la rete idrica, la rete del gas comunale, la rete viaria.
Il governo ha destinato subito 10 milioni di euro per far fronte allo stato di emergenza, ma, come ricorda il sindaco, Alfio Vincenzo Russo, “occorreranno leggi varate ad hoc per ripristinare i danni: 10 milioni di euro non sono sufficienti”.
Gli edifici scolastici sono stati controllati dagli agenti di competenza e, a eccezione della scuola media di Fleri, sita in via Vittorio Emanuele, sono risultati tutti agibili. Le lezioni, dunque, riprenderanno lunedì 7 gennaio come previsto.
“Abbiamo verificato nella scuola media di Fleri una frana a 3 metri dal muro di confine e, nonostante i luoghi interni non abbiano subito alcun danno, le cinque classi interessate saranno momentaneamente trasferite nell’istituto Federico de Roberto, in piazza Tienanmen. Se i limiti fisiologici lo consentiranno, i tecnici approveranno il prima possibile il progetto per la sistemazione. Se non ci saranno difficoltà, entro 15 giorni gli studenti potranno ritornare nelle loro classi”, dichiara il primo cittadino di Zafferana.
Diverso è il caso delle abitazioni private. Sono 2009 le richieste di verifica dello stato dei luoghi pervenute: 792 sono state eseguite, 1.217 sono ancora da soddisfare. Degli edifici controllati, solo 267 sono risultati agibili, mentre 251 parzialmente agibili e 264 del tutto inagibili. Numeri, purtroppo, destinati a crescere.
Non appena il capo della protezione civile regionale, Calogero Foti, darà il via libera, tutti gli sfollati che non hanno trovato riparo nelle strutture alberghiere, ovvero tutti coloro che lasceranno codeste strutture per trovare un alloggio alternativo, potranno richiedere un contributo mensile per l’autonoma sistemazione.
Le somme saranno così distribuite: 400 euro per i nuclei monofamiliari; 500 euro per i nuclei familiari composti da due unità; 700 euro per tre unità; 800 euro per quattro unità; 900 euro per cinque o più unità. Qualora nel nucleo familiare fossero presenti persone di età superiore a 65 anni, portatrici di handicap o disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%, sarà concesso un contributo aggiuntivo di 200 euro mensili per ognuno, anche oltre il limite massimo di 900 euro mensili previsti per nucleo familiare.
In alternativa, si potrà richiedere un contributo massimo di 25mila euro per unità immobiliare, al fine di realizzare gli interventi necessari al ripristino dell’agibilità.