Coronavirus, sgomento per la chiusura dei negozi in una Palermo deserta - QdS

Coronavirus, sgomento per la chiusura dei negozi in una Palermo deserta

Coronavirus, sgomento per la chiusura dei negozi in una Palermo deserta

giovedì 12 Marzo 2020

Il grande viale della Libertà che poi diventa via Ruggero Settimo, area dello shopping e delle passeggiate a Palermo, è vuoto, le saracinesche tutte abbassate, i bar chiusi, poca gente per strada e ormai due pedoni su cinque indossano le mascherine.

Palermo si è sveglia così, col cielo azzurro e il sole, dopo l’ulteriore stretta decisa dal governo per contenere il coronavirus.

Chiuso lo storico bar Alba e un signore che passeggia il cane dice: “Ogni mattina da trent’anni faccio colazione qui. Cornetto e caffè. E ora? Quando a mia moglie non va di cucinare a pranzo compriamo gli arancini. Fa veramente uno strano effetto”.

Da piazza Vittorio Veneto a piazza Verdi l’unico segno che lega alla quotidianità è la storica tabaccheria Giacalone che è aperta. Le persone stanno in fila in attesa di entrare.

Francesco Giacalone, mascherina a norma sul volto, dice: “E’ surreale ma dobbiamo rispettare le regole per sconfiggere il virus. Noi poi siamo abituati a essere tra al gente sempre apriamo anche nei festivi e la domenica. Vendiamo anche bibite e qualche snack”.

Un panettiere nella zona residenziale dice: “Farò mettere un distributore automatico per il caffè e farò qualche cornetto in più per le colazioni”.

La notte scorsa, la Risorse ambiente Palermo, l’azienda che si occupa dei rifiuti, ha sanificato alcune piazze e strade del centro: i camion trasportavano i “cannoni” che sparavano i disinfettanti.

Sono anche più stringenti i controlli sui movimenti delle persone. Sono fioccate alcune multe. Un uomo racconta: “Mi hanno fermato mentre andavo a fare la spesa e non avevo il foglio dell’autocertificazione. Mi hanno rimandato a casa”.

Via Belmonte, la strada dei locali coi tavolini all’aperto, ha tutte le saracinesche abbassate. Davanti al teatro Massimo passano veloci tre persone, la piazza sarebbe deserta se non fosse per i chioschi che vendono sigarette con qualche cliente. Un mese fa il muretto basso della cancellata che circonda il teatro sarebbe già stato occupato dai tanti ragazzi che decidevano di marinare la scuola o che si davano appuntamento per stare insieme.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017