ROMA– I grandi cambiamenti causati dal Covid-19 alla libertà di spostamento e agli stili di vita, uniti alle restrizioni imposte alle attività commerciali, hanno avuto un impatto significativo sui modelli di consumo e sui livelli di vendita degli operatori. Il Centro studi Confimprese, in partnership con EY, ha avviato un Osservatorio permanente sull’andamento dei consumi in Italia con una copertura di 623 aree commerciali tra: centri commerciali, outlet, high street e travel. Sono attualmente monitorate 45 insegne e oltre 4.400 punti vendita che consolidano informazioni su 20 regioni, 111 province e 865 comuni. I settori merceologici analizzati sono: abbigliamento e accessori, food&beverage (ristorazione servita, quick service e bar) e non food (retail cosmetica, arredamento, servizi, cultura).
Su base geografica il calo è abbastanza simile nelle 4 macro-aree e in tutte le regioni italiane, calo che si pensa sarà destinato a persistere date le nuove disposizioni del Governo. La Lombardia è la regione che ha registrato il peggior trend nel mese di marzo (-83%), seguita da Toscana (-80,9%), Emilia-Romagna (-80,5%) e Veneto (-80%).
In Sicilia il trend è stato leggermente migliore del dato italiano nel mese di marzo con -75,2% e anche sul trimestre il trend è pari al -21,9% grazie alla buona performance dei mesi di gennaio e febbraio. A livello provinciale Palermo ha fatto segnare -76% contro -78% di Catania, meglio Messina con -72 per cento. Sul trimestre la provincia di Palermo subisce un calo di ‘solo’ il 20 per cento. A livello delle principali città, Catania ha un trend peggiore del dato italiano con -80% sul mese e -27% sul trimestre, mentre la città di Palermo è andata leggermente meglio con -76% sul mese e – 20% sul trimestre.