Scicli, regole più stringenti per la raccolta differenziata - QdS

Scicli, regole più stringenti per la raccolta differenziata

Scicli, regole più stringenti per la raccolta differenziata

venerdì 15 Maggio 2020

L’opposizione lamenta le tempistiche inappropriate e chiede di allentare la presa con le sanzioni. Per l’assessore all’Ambiente, Bruno Mirabella, si è già in ritardo con l’attuazione di queste norme

SCICLI (RG) – Quello dei rifiuti è uno dei problemi più pressanti per le Amministrazioni locali siciliane. Nella provincia iblea, in particolare, le polemiche sull’argomento sono sempre attuali.

Alla vicenda di Cava dei modicani, a Scicli si è aggiunta quella relativa a tre ordinanze emanate dal sindaco Enzo Giannone che nel dettaglio stabiliscono che i singoli cittadini e gli esercizi pubblici conferiscano i rifiuti in sacchi trasparenti e biodegradabili – e non in sacchi neri – che i cittadini non residenti nel comune di Scicli non possono conferire i rifiuti nei cassonetti stradali siti nel comune di Scicli e che è vietato il volantinaggio e la distribuzione di materiale cartaceo pubblicitario se non nelle modalità prescritte nella nota.

Le ordinanze hanno fatto discutere Partito democratico, Italia Viva e Partito socialista che hanno chiesto all’Amministrazione di allentare la presa con le sanzioni perché in questo delicato momento, delle tempistiche così tempestive possono confondere i cittadini. “Riteniamo – hanno sottolineato – che in questo momento storico non è comprensibile la tempistica di tali tipologie di ordinanze che impongono dall’oggi al domani, senza la giusta preparazione ai cittadini di cambiare le loro abitudini in merito di raccolta differenziata. Certamente bisogna andare verso la direzione tracciata dall’assessore Mirabella ma lamentiamo una tempistica quanto mai inappropriata”.

Dall’Amministrazione e in particolare dall’assessore all’Ambiente, Bruno Mirabella, viene esplicata la necessità di dotarsi di queste ordinanze anche perché la “raccolta differenziata dei rifiuti urbani risponde, innanzitutto, all’esigenza di adeguarsi ad una legge dello Stato che prescrive alle Amministrazioni locali lo smaltimento differenziato dei rifiuti solidi urbani. La norma impone ai Comuni di porre in essere tutte quelle azioni volte al raggiungimento degli obiettivi della raccolta differenziata ovvero recupero, riciclo e riutilizzo delle frazioni organiche e dei materiali recuperabili, al fine di ridurre la quantità di rifiuti secchi indifferenziati da conferire negli impianti di smaltimento. È vietato l’uso del sacco nero in quanto non consente di valutare il tipo di rifiuto in esso contenuto”.

Si è già in ritardo, quindi, con l’attuazione di alcune norme, anche per quel che riguarda il contrasto della migrazione dei rifiuti. “Si vuole impedire – ha aggiunto Mirabella – che i cassonetti dislocati nei territori confinanti con altri comuni vengano utilizzati da persone o da titolari di attività produttive non insediate nel nostro territorio”. Per la pubblicità, poi, è possibile effettuarla tramite volantino “purché ci si attenga alle disposizioni contenute nell’ apposita ordinanza onde evitare che questo tipo di pubblicità si trasformi in un volantinaggio selvaggio che deturpa il decoro urbano e inquina l’ambiente”.

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