Messina, Zaera, un mercato funzionale e a norma - QdS

Messina, Zaera, un mercato funzionale e a norma

Messina, Zaera, un mercato funzionale e a norma

giovedì 16 Luglio 2020

In dirittura d’arrivo la sua realizzazione, lo ha assicurato il vice sindaco Salvatore Mondello durante un sopralluogo al cantiere. Senza barriere architettoniche, con annessi servizi e con un parcheggio da 44 posti auto e sei motocicli

MESSINA – Dopo alcuni intoppi i lavori si sono allineati al programma, a settembre ci sarà l’inaugurazione. Il vicesindaco Salvatore Mondello lo ha assicurato durante uno dei sopralluoghi nel cantiere: è finalmente in dirittura d’arrivo la realizzazione del mercato Zaera.

I messinesi potranno così usufruire in pieno centro di un mercato funzionale e a norma, senza più barriere architettoniche, con annessi servizi e un parcheggio da 44 posti auto e 6 motocicli.

Stanno per finire i disagi anche per i circa 30 ambulanti che dal novembre 2018 hanno dovuto esercitare la loro attività, con molte difficoltà logistiche, all’ex mercato Ittico di via Alessio Valore. “Si tratta di un’opera particolarmente attesa dalla città – dice Mondello – che darà la giusta collocazione agli operatori commerciali e il necessario decoro alla zona. Sono convinto che un monitoraggio costante dei cantieri sia assolutamente necessario, sia per avere diretto riscontro di quanto accade, sia per potere evidenziare le eventuali criticità, cercando soluzioni in tempi rapidi, in sinergia con gli uffici”.

Si sta proseguendo verso il traguardo avendo superato i ritardi legati ai ritrovamenti archeologici e all’emergenza Covid. L’Amministrazione comunale punta ad un riassetto complessivo dei mercati cittadini, da sempre oggetto di degrado ed incuria, che potranno essere restituiti con un nuovo restyling, in linea con i moderni standard di costruzione.

Gli anelli deboli restano i mercati Sant’Orsola e Vascone dove sono stati fatti lo scorso anno interventi di manutenzione, insufficienti però a garantire alcuni standard, specie dopo le misure anticovid. I comitati di gestione che sono stati costituiti, puntano a vere e proprie ristrutturazione, ma non si prospettano tempi brevi. Il nuovo mercato Zaera costato un milone200mila euro, disporrà di 48 postazioni operative (44 da 13 mq e 4 da 18 mq).

“Un’occasione ideale per molti ambulanti per poter esercitare al meglio la loro attività – rileva in una interrogazione il consigliere comunale Libero Gioveni. Volendo dare per scontato il ritorno nel nuovo sito di viale Europa degli operatori che temporaneamente erano stati trasferiti all’ex Ittico, sarebbe importante capire come e quando l’Amministrazione intenda coprire le circa 20 postazioni libere”.

Le postazioni temporanee di via Valore non sono molto frequentate tanto che alcuni commercianti hanno preferito lasciare. E’ probabile quindi che al momento del trasferimento solo un numero limitato di operatori occuperanno la nuova struttura e nel frattempo si dovrà avviare la loro regolarizzazione. Gioveni chiede nel suo atto ispettivo se sia necessario un passaggio in Consiglio comunale di un atto che dia mandato al Dipartimento di predisporre il bando per l’assegnazione dei posti con l’indicazione di criteri e modalità.

Intanto al Comune non sono ancora arrivate richieste, né dei regolari né di ambulanti che vogliono regolarizzarsi con un posto fisso nella nuova struttura, evidentemente si vuole capire prima quali sono gli oneri e le garanzie previste. Dopo il completamento della struttura di viale Europa quindi si apre la fase della sua gestione e organizzazione.

I lavori per il nuovo Zaera hanno avuto una genesi lunga circa 20 anni con una serie di vicissitudini che hanno fatto andare avanti tutto al rallentatore. Nel 2014 è arrivato finalmente il progetto definitivo, nel 2015 c’è stato il via libera della Cassa Depositi e Prestiti per la devoluzione dei mutui per il finanziamento ma solo nel 2018 si è potuta espletare la gara d’appalto.

A febbraio 2019 c’è stata l’aggiudicazione a due imprese di Agrigento ed il cantiere è stato però aperto tre mesi dopo con fine lavori previsti a marzo 2020. I ritrovamenti archeologici emersi durante gli scavi e poi ricoperti con la supervisione della Soprintendenza e l’emergenza sanitaria, hanno dato un altro stop. Si è dovuto quindi rivedere il crono programma che indica adesso la fine dell’estate per vedere l’opera finita.

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