Immigrazione, Musumeci “L’Ue prenda atto del nostro dramma” - QdS

Immigrazione, Musumeci “L’Ue prenda atto del nostro dramma”

Immigrazione, Musumeci “L’Ue prenda atto del nostro dramma”

giovedì 30 Luglio 2020

Il presidente della Regione in audizione al Comitato Schengen sottolinea "la drammatica condizione" della Sicilia "che il Governo italiano deve porre in termini perentori in sede internazionale. L'Europa cinica guardi al Mediterraneo"

PALERMO – Tiene altissima l’attenzione sul problema dell’immigrazione Nello Musumeci, presidente della Regione Siciliana, in audizione ieri al Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione.

“L’Europa deve prendere atto di questa drammatica condizione – ha detto il governatore della Sicilia – e il governo italiano deve porre in termini perentori in sede internazionale un tema che non è più rinviabile. Se l’Europa intervenisse con progetti di cooperazione internazionale nei paesi di provenienza dei giovani migranti – ha continuato -, forse potremmo consentire a quei popoli di imparare a pescare, invece di lasciare ogni tanto un pesce”.

Per Musumeci, occorrono più navi per la quarantena e un “ponte aereo perché i migranti possano essere presto redistribuiti, non solo in Italia ma anche all’estero, “perché questa Europa cinica che si gira dall’altra parte dovrebbe guardare ogni tanto al Mediterraneo”.

Musumeci ha chiesto soluzioni immediate per non pesare ancora di più su un territorio già impegnato ad affrontare le proprie emergenze da anni. “La Sicilia – ha detto – convive con il fenomeno dello sbarco dei migranti da quasi un decennio, senza soluzione di continuità. Quest’anno – ha sottolineato – si aggiunge un’altra emergenza che rende ancora più grave il contesto: quella dell’epidemia Coronavirus”. Il governatore ha riferito di aver accolto la richiesta del sindaco di Lampedusa di dichiarare lo stato di emergenza ed ha girato tale richiesta al governo centrale che non si è peraltro ancora pronunciato.

Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, ieri ha definito “inaccettabili” gli arrivi continui che stanno collassando l’isola di Lampedusa.

“Il problema – ha detto Lamorgese – sorge per la quarantena e per la necessità di trovare quindi strutture adeguate a questo scopo. In settimana speriamo di avere una grande nave dove farli collocare senza disagi per le comunità”.

Rosalba Cimino, deputato Cinquestelle alla Camera che ha ascoltato Musumeci, ha ribadito che l’emergenza nelle Pelagie “è sotto costante controllo”. “È innegabile – ha aggiunto – che le fughe in massa dagli hot spot degli immigrati, dei quali non si conoscono le loro condizioni sanitarie, fanno paura alla popolazione. Cimino ribadisce quanto già riferito dal ministro Lamorgese: cioè di aver inviato la nave Moby Zazà tra Porto Empedocle e Pozzallo, e che sono in corso dialoghi tra Italia e Tunisia, Paese da cui provengono per ora le imbarcazioni che trasportano i migranti”.

“Stiamo inviando una nuova grande nave – ha proseguito Cimino – e allo stesso tempo incrementando la sicurezza con l’invio di forze dell’Esercito per rafforzare i controlli”. La deputata siciliano ha chiesto maggiore collaborazione da parte del governo regionale siciliano: “Al momento – ha concluso Cimino – ho visto soltanto ‘parole’ che pongono l’attenzione sbagliata su un problema riconducibile solamente a livello europeo”.

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