Le tensioni internazionali sul nuovo Coronavirus - QdS

Le tensioni internazionali sul nuovo Coronavirus

Le tensioni internazionali sul nuovo Coronavirus

martedì 08 Settembre 2020

Dagli Stati Uniti alla Russia, passando per l’Europa: l’analisi della direttrice della rivista Cina in Italia, Hu Lanbo

La “Teoria cinese della compensazione”: la stretta della piovra

Per oltre sei mesi, il Covid 19 ha arrecato gravi problemi al mondo.
Ritenuti attualmente l’unica superpotenza mondiale e considerati da molti il “Paese più sicuro”, gli Stati Uniti d’America avevano inizialmente riposto grandi speranze nelle operazioni anti-epidemiche globali. Tuttavia, i risultati sono stati sconvolgenti: ad oggi gli Usa hanno registrato oltre 5 milioni di contagi e quasi 200mila decessi.
Così la gente non riesce a fare a meno di chiedersi, cosa stanno facendo gli onnipotenti politici americani?
Nella fase iniziale dell’epidemia, Trump ha mantenuto un ottimo atteggiamento: di fronte alla situazione epidemica che allora imperversava in Cina, in molte occasioni ha elogiato pubblicamente il lavoro di prevenzione e di controllo dell’epidemia attuati del gigante asiatico. Gli Stati Uniti d’America hanno apprezzato il loro impegno e la loro trasparenza.

In una conferenza stampa sul Covid-19 tenutasi alla Casa Bianca, Trump ha parlato ancora una volta positivamente dei risultati e degli sforzi di prevenzione e contenimento dell’epidemia in Cina. Ha inoltre affermato: “I dati e l’esperienza che la Cina ha condiviso con gli Stati Uniti sono molto utili ed è indubbia l’efficacia del controllo sull’epidemia. Alcuni team di compagnie farmaceutiche americane stanno collaborando con esperti cinesi”. Il 7 febbraio scorso, in risposta alla domanda di un giornalista: “È preoccupato che la Cina possa nascondere alcune informazioni circa il nuovo coronavirus?” ha risposto: “No. La Cina sta lavorando molto duramente. Credo che stia agendo in modo molto professionale. Mantiene il contatto e collabora con l’Oms e i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie. Anche se la situazione epidemica è grave, credo che abbia fatto un buon lavoro”.

Quando la Cina era impegnata nella lotta all’epidemia, Trump non si è fermato e ha colto la palla al balzo di rimuovere il personale americano dal consolato a Wuhan così come i tutti i cittadini americani dalla città cinese vietando voli negli Usa e agendo in modo decisivo e lungimirante.

Ma se prima questo era solo un problema cinese, ora era diventata una questione di estrema urgenza per l’America: la situazione epidemiologica americana era peggiorata, e insieme ad essa l’atteggiamento di Trump.
Il 19 marzo scorso, durante una conferenza stampa presso la Casa Bianca, il presidente americano ha lamentato: “La Cina avrebbe potuto prevenire il virus che ha devastato l’America”. Da allora, i politici americani hanno ripetutamente accusato la Cina di una risposta inefficace all’epidemia e hanno parlato all’infinito della “Teoria dell’occultamento cinese”.

Quest’ultima ha gradualmente preso piede e Trump ha rilasciato nuove dichiarazioni. In un’intervista al Wall Street Journal, con fare provocatorio il presidente americano ha definito il nuovo coronavirus una cospirazione della Cina. Ha asserito: “Il virus si è diffuso dalla Cina, il cui scopo era quello di portare l’economia degli altri Paesi al collasso.” Tuttavia, quando il giornalista ha chiesto se esistessero prove a supporto della sua dichiarazione, Trump ha ammesso con indifferenza che la sua era solo una supposizione. Dal canto suo, la controparte cinese ha ribattuto con l’ipotesi che il nuovo coronavirus possa essere stato portato a Wuhan dalle forze armate statunitensi. Il Ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian ha twittato: “Durante il Comitato di sorveglianza della Camera di mercoledì, il direttore del Centro statunitense per il controllo e la prevenzione delle malattie Robert Redfield ha ammesso che alcuni americani apparentemente deceduti per influenza sarebbero poi risultati positivi al ceppo di coronavirus nella diagnosi postuma”.

Recentemente, la Cnn ha rivelato un’ulteriore notizia shock raccontando che un media locale negli Stati Uniti ha prodotto uno show basato su delle “teorie complottiste” riguardanti il Covid-19. L’assurdo programma sosteneva che il virus fosse stato prodotto negli Stati Uniti da Anthony Fauci, il massimo esperto americano di malattie infettive, e poi spedito a Wuhan dove avrebbe innescato l’epidemia.

Così, quando la “teoria del complotto cinese” è diventata difficile da sostenere, ne hanno creata una nuova: “la teoria della compensazione cinese” secondo cui, a titolo di procedimento giudiziario, la Cina sarebbe tenuta a risarcire le perdite causate dalla pandemia globale.
Inizialmente, la richiesta di un risarcimento non era una questione rilevante, ma inaspettatamente è stata accolta da molti, dando vita a una specie di piovra dai mille tentacoli.
Alle parole “citare in giudizio”, gli avvocati si saranno leccati i baffi: nuovi affari bollono in pentola!

Con gli avvocati anticomunisti che hanno familiarità con la Cina, quali sono le realtà possibilità di perseguire legalmente il gigante asiatico?
Il professor Klaus Mühlhahn, storico, sinologo e vicepresidente della Libera Università di Berlino, ha accettato un’intervista con l’emittente tedesca Deutsche Welle, in cui dichiara: “Non c’è modo di intentare una causa contro la Cina, a meno che non si dimostri che il Governo cinese non abbia deliberatamente diffuso o lasciato diffondere il virus in altri Paesi, con tutti gli enormi rischi del caso. Secondo il diritto internazionale non è previsto il pagamento di indennità in simili circostanze. Personalmente, ritengo questa richiesta di risarcimento irragionevole. Coloro che spingono in tale direzione sono più motivati da considerazioni politiche che da una reale possibilità di vittoria”.

In risposta alla destra italiana che chiedeva un’indennità alla Cina per l’epidemia, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ha affermato che il nuovo coronavirus è un nemico comune a tutta l’umanità, e tutti i Paesi del mondo dovrebbero affrontarlo insieme facendo fronte comune per debellarlo. In assenza di qualsivoglia prova di colpevolezza, le accuse e le richieste di risarcimento ai danni della Cina sono prive di ogni fondamento. I politici italiani, e in particolare i funzionari governativi, sono responsabili della reputazione del Paese; pertanto, le loro dichiarazioni dovrebbero essere ben ponderate.

Il 14 aprile, il Ministro degli Esteri russo Sergej Viktorovič Lavrov ha dichiarato pubblicamente che presentare un’azione legale contro la Cina a causa del nuovo coronavirus è inammissibile: “Quando abbiamo sentito che la Cina avrebbe dovuto risarcire tutti per l’insorgenza di questa malattia infettiva e per non averla notificato in tempo, eravamo sconvolti. Questa richiesta ha già oltrepassato il limite della decenza”.

In un articolo pubblicato dal Los Angeles Times si afferma che gli Stati Uniti si trovano in uno stato di emergenza nazionale senza precedenti, e si accusano i politici americani di essere troppo impegnati a sottrarsi dalle loro responsabilità “gettando fango” sulla Cina. “Nell’attuale crisi sanitaria, è inutile incolparsi a vicenda e politicizzare l’epidemia. Il governo degli Stati Uniti dovrebbe, piuttosto, concentrare le proprie energie per debellare il virus”.

A un occhio più lungimirante, un risarcimento da parte della Cina non può che apparire un’opzione ridicola; tuttavia, l’amministrazione Trump e i suoi seguaci hanno speso tempo ed energie nell’incoraggiare questa irragionevole teoria. A quale scopo? In effetti, tutto diventa più chiaro se lo si collega alle imminenti elezioni americane.

La situazione epidemica negli Stati Uniti continua a peggiorare, e il governo Trump è impotente. Di fronte alla situazione sfavorevole di una lotta inefficace contro l’epidemia, di cosa si avvale Trump per vincere le elezioni? Il suo più temuto rivale del momento, Joe Biden, lo ha più volte accusato di “non essere riuscito a contenere il virus”. Biden crede che la Casa Bianca non possa prendere le distanze dalla situazione epidemica, e che Trump debba assumersi la responsabilità del fallimento della sua leadership. Secondo Biden, quest’ultimo sarebbe dovuto all’incapacità del presidente americano, sin dal principio di questa crisi sanitaria, di elaborare un piano nazionale per il contenimento dell’epidemia.

Le elezioni americane sono sempre più vicine e gli Stati Uniti, che sono sempre stati bravi nei giochi politici, devono procedere con azioni che dimostrino che il loro controllo sul mondo non è stato indebolito. Ai fini di una rielezione, sedare l’ascesa della Cina potrebbe rivelarsi il risultato più glorioso per Trump.

Tuttavia, in Europa e negli Stati Uniti sorge una nuova preoccupazione: quest’irragionevole richiesta di un risarcimento da parte della Cina potrebbe, al contrario, rafforzare il regime comunista cinese.
Nella sua storia recente, in diverse occasioni la Cina è stata costretta ad accettare trattati ineguali e a pagare delle indennità ai Paesi stranieri dopo aver perso delle guerre. Ora, se Europa e Stati Uniti dovessero ottenere il risarcimento, i cinesi dovrebbero sopportare una nuova storica umiliazione?

Notevole il commento che il professor Mühlhahn ha rilasciato durante l’esclusiva concessa al Deutsche Welle: “Tutto questo avrà un impatto assolutamente negativo non solo sul Governo cinese, ma soprattutto sul popolo cinese. In Occidente si pensa che l’obiettivo sia punire il presidente Xi Jinping o le autorità del Partito Comunista. Ma non è così, perché a pagarne le conseguenze saranno anche i cinesi comuni. In Cina sta venendo a galla un intenso sentimento di nazionalismo, e la richiesta di un risarcimento in questo momento non danneggerebbe il Governo cinese, bensì ne accrescerebbe il supporto da parte del popolo, con il quale forgerebbe un legame più profondo”.
Il mondo può sconfiggere il virus solo rimanendo unito.

“中国赔偿论”:一只滑稽的章鱼

半年多来,新冠肺炎病毒给全球制造了大麻烦。美国作为当今世界唯一的超级大国, 作为许多人曾经津津乐道的“最安全国家”,原本在全球抗疫行动中被寄予厚望, 结果却令人大跌眼镜。现在,美国已有五百多万人确诊,近二十万人死亡。
人们不禁要问,“无所不能”的美国政客们干什么去了呢?
疫情爆发的早期,特朗普还保持着一份好心情,面对当时疫情肆虐的中国, 他曾经多次公开夸赞中国疫情防控做得好。美方非常欣赏他们的努力和透明度。” 一次在白宫举行的新冠肺炎疫情发布会上,特朗普再次对中国疫情防控成果和努力积极评价。他说:“中国分享给美国的数据和应对经验非常有帮助,中国疫情控制效果明显。 美国的一些医药公司团队也正在与中国专家全力合作。” 2月7日回应记者提问“是否担心中国隐瞒新冠疫情事实”时,特朗普说:“不。中国非常努力。我认为他们做得非常专业,他们与世卫组织以及美国疾控中心保持着联系与合作。 尽管疫情形势严峻,但我认为他们做得很好。”
在中国苦苦抗疫的时候,特朗普率先撤出武汉领馆人员及在武汉的美国公民, 禁止中国航班进入美国,表现得果断而有远见。但是,隔岸观火很快变成了燃眉之急, 美国疫情形势急转直下,特朗普的脾气也越来越坏了。特朗普3月19日在白宫举行的新闻发布会上抱怨说:“中国本可以阻止肆虐美国的病毒。”此后,不断有美国政客把应对疫情不力的罪责归咎于中国,“中国疫情隐瞒论”不绝于耳。他们一再指责,“中国掩盖疫情真相导致疫情蔓延”。 “中国隐瞒论”逐渐变得不再新鲜,特朗普又有了新说法。在接受《华尔街日报》采访时,特朗普谈笑风生,称新冠病毒是中国的阴谋。他说:“病毒是中国散播出去的, 其目的是为了让其它国家的经济崩溃。”但是当记者问到有没有证据的时候, 特朗普却毫不在意地说自己只是猜测。中国方面则反击称,新冠病毒可能是美军带到武汉的。中国外交部发言人赵立坚发推特称:“美国疾病控制与预防中心(CDC)主任罗伯特· 雷德菲尔德周三在众议院监督委员会承认, 一些似乎死于流感的美国人在死后的诊断中被检测出新型冠状病毒呈阳性。”
我们最近又听到一则令人震惊的消息,美国CNN披露, 美国一家地方媒体近日制作了一期涉及煽动新冠肺炎“阴谋论”的节目。 这期荒诞的节目居然宣称新冠病毒是美国最顶级的传染病学专家安东尼·福奇在美国制造出来,然后再运到武汉去,进而导致疫情暴发的。
“中国阴谋论”尚难自圆其说时,他们又创造了一个新论调:“中国赔偿论”。以起诉的方式,要求中国赔偿新冠肺炎病毒全球蔓延造成的损失。
要么是病急乱投医,要么是受了美国政客的“诅咒”,要求中国赔偿的声音竟然此起彼伏。索赔本来算不上什么高招,意想不到的是竟然会有不少响应者, 他们行动协调得就像是一只舞动触手的章鱼。 听到“起诉”一词,律师就难免会兴奋,因为这意味着他们的生意来了。我们注意到, 在这只滑稽的章鱼身上,还有一条不太起眼的触手,叫做“新冠病毒肺炎索赔法律顾问团”。“顾问团”的发起人是杨占清,此人因在中国创办“长沙富能”从事反政府活动而被当局调查,随即畏罪潜逃到美国。疫情爆发,让他找到了新的生意,也找到了继续从事反共活动的机会。
有了熟悉中国情况的反共律师助阵,起诉中国胜算如何?柏林自由大学副校长、历史学家、汉学家余凯思教授接受《德国之声》专访时认为,除非中国政府故意向他国散播病毒, 或者在甘愿冒着自身巨大风险的情况下有意让病毒向他国蔓延,否则没法真正向中国索赔。没有任何国际法就这种情况下的索赔有过具体规定,这是史无前例的。我个人估计, 这种赔偿诉求也是不合理的。提出索赔的人,更多的是出于政治考虑, 而非真的在法理层面上有什么胜算。
针对意大利右翼人士就新冠疫情向中国索赔一事,意大利威尼托大区主席卢卡·扎亚表示,新冠病毒是全人类的敌人,世界各国都应该共同面对和加强防御。在无任何证据的情况下,所谓针对中国的任何指控和索赔要求,完全是无稽之谈。意大利政界人士, 特别是政府官员的言论必须要有依据,应该对国家的声誉负责。
俄罗斯外长拉夫罗夫4月14日公开表示,因新冠病毒向中国提出索赔是不可容许的。 他说:“当我们听到有关中国应该为这一传染病的出现和因没有及时告知而赔偿所有人的议论时,感觉‘毛骨悚然’。”“这(一要求)已经超出了底线并有失体统。”
《洛杉矶时报》发表评论文章,认为美国正处于前所未有的国家紧急状态, 但美国政客却忙于向中国“甩锅”,推卸责任。“大疫当前,相互指责、把疫情政治化都无济于事,美国政府应该集中精力战胜疫情。”
明眼人都知道“中国赔偿论”是极其荒谬的,可是特朗普政府及其追随者却费尽口舌,不厌其烦,一再抛出这一奇谈怪论,用意何在?其实,把这一切与几个月后的美国大选联系在一起,一切就变得明朗了。
新冠肺炎疫情在美国仍旧愈演愈烈,特朗普政府却束手无策。面对抗疫不力的不利局面,特朗普拿什么赢得大选?特朗普现在最大的竞争对手拜登,屡屡指责特朗普“抗疫失败”。拜登认为,白宫和疫情无法分开,特朗普需要为领导失职承担责任。因为,从疫情在美国爆发,持续到今日,特朗普依然没有拿出一个全国性的计划来遏制新冠病毒。
总统大选的日期逐渐逼近,一贯擅长政治作秀的他们不得不有所动作, 以彰显美国对世界的控制力仍旧没有减弱。为压制不断崛起的中国而采取的一系列手段, 可以作为特朗普谋求连任的最辉煌的一笔功绩。不过,欧美一些人士产生了另一种担忧: 这种向中国索赔的蛮横无理的做法,可能反而助长了中共政权。
中国近代史上,有过多次输掉战争然后被迫在不平等条约中同意向外国支付赔款的经历。现在,来自欧美的追偿,是否会触发起中国人的历史屈辱感?
余凯思教授接受《德国之声》专访时谈到的看法值得注意,他说: “这会对中国民众造成非常可怕的负面影响,不仅仅是波及中国政府。我们西方有很多人都认为,惩罚的对象会是习近平或者中共当局。但是事实却不是这样,惩罚措施也会涉及到普通中国民众。我们现在已经能够看到,中国的民族主义正在汹涌抬头,此时再来追偿, 就会起到不良效果:它不会削弱中国政府,反而会让中国民众去支持中国政府, 会掀起一股让中国民众与中国政府团结起来的浪潮。
全球同舟共济才能战胜病毒。我们并不希望看到,特朗普和他的智囊团搬起石头砸了自己的脚。

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017