La situazione non desta particolare preoccupazione, ma occorre non abbassare la guardia. Corsa contro il tempo per affrontare il nuovo anno rispettando le prescrizioni del ministero
MESSINA – Mentre fra Taormina e Giardini Naxos gli amministratori stanno fronteggiando il primo piccolo focolaio da Coronavirus, continua il nostro viaggio nel mondo scolastico del comprensorio, che si appresta a iniziare l’anno tra poche certezze e molti dubbi.
Attualmente si registra il record di tamponi, proporzionale alla corsa al controllo dei cittadini, soprattutto gestori e dipendenti di locali pubblici e strutture ricettive. I due Comuni interessati hanno infatti alzato l’attenzione, chiedendo ai dirigenti scolastici di posticipare l’apertura delle scuole al 24 settembre. Opzione resa possibile dal Presidente della Regione siciliana che, nei giorni scorsi, appellandosi all’autonomia scolastica regionale, ha lasciato libertà di decisione ai dirigenti degli istituti nel caso non si potessero ancora garantire le condizioni minime di sicurezza.
In una nota congiunta il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, e quello di Giardini Naxos, Nello Lo Turco, hanno chiesto di lasciare gli istituti chiusi il 14 settembre – data ufficiale di apertura delle scuole stabilita dal Governo – spostando la ripresa delle lezioni di dieci giorni per poter così “garantire – hanno spiegato – il rientro dei ragazzi in sicurezza”.
Al di là di qualche ingiustificata uscita allarmistica, Taormina non è per nulla a rischio zona rossa. Anzi, la capitale del turismo siciliano continua a essere un posto sicuro per passare le vacanze, a maggior ragione se si considera che il numero dei positivi è irrisorio rispetto alle migliaia di visitatori passati nella Perla in questi mesi. Da chiedersi, invece, se proprio le scuole siano in grado, a livello strutturale e organizzativo, di affrontare il nuovo anno rispettando tutte le prescrizioni imposte dal ministero.
Per l’Istituto comprensivo 1 di Trappitello, per esempio, la ricognizione dei locali ha fatto emergere l’impossibilità di garantire il distanziamento interpersonale, in base al numero di alunni e docenti rispetto alla grandezza degli spazi. Per questo motivo la dirigente, Carla Santoro, ha notificato al Comune la richiesta di locali alternativi da adibire ad aule. C’è la necessità di reperire, in particolare, due ulteriori aule, ma l’impossibilità di trovare locali comunali idonei per sopperire all’esigenza ha spinto Palazzo dei Giurati ha diramare un avviso pubblico – in scadenza l’11 settembre – per trovare un immobile in affitto fino al 30 giugno del 2021. Locali che possano essere preferibilmente vicini al plesso scolastico di via Francavilla, con servizi inclusi e spazi per il parcheggio. Le spese saranno coperte dai fondi messi a disposizione dal Ministero dell’Istruzione.
Per tutte le scuole taorminesi è in arrivo, inoltre, una maxi fornitura di arredi, per un importo complessivo di 70 mila euro a valere su assi di finanziamento europeo del programma Fesr, che erano già stati approvati dalla Giunta comunale il 27 luglio e intercettati tramite procedura di acquisto Consip. Un restyling in linea con le nuove direttive igienico sanitarie, mentre continuano i lavori in cantiere per il rifacimento della scuola elementare del centro storico Vittorino Da Feltre, contestualmente a quelli per rimettere in sicurezza il tetto dell’asilo nido messo a dura prova da infiltrazioni di acqua.
Gli alunni del Comprensivo 1 di Taormina centro continueranno a svolgere le lezioni nel plesso della scuola media Ugo Foscolo, nel quale è stata accertata la presenza di un numero di aule idoneo rispetto al numero dei frequentanti, per garantire il distanziamento sociale necessario a prevenire i contagi.
Twitter: @MassimoMobilia