Verifiche tecniche e ipotesi di rischi idrogeologici nella stazione a servizio del quartiere dello stadio
CATANIA – Nuove fermate a breve per la metro cittadina. Procedono speditamente nonostante il maltempo i lavori per la realizzazione della fermata Monte Po della Metropolitana che, insieme a quella Fontana – nei pressi dell’Ospedale Garibaldi di Nesima, completeranno il percorso cittadino prima della prosecuzione verso Misterbianco.
Alla fine dell’anno sono infatti previsti alcuni importanti lavori per procedere al completamento della stazione: come riportato dal blog che si occupa di mobilità, mobilta.org, infatti, entro il 2018 saranno eseguite le opere di demolizione, attraverso alcune microcariche che saranno fatte deflagrare in galleria.
Già da questi giorni e sino al 31 dicembre 2018, saranno fatte detonare dall’esplosivo. Le operazioni, portate avanti dalla ditta che sta lavorando al completamento dell’infrastruttura, la Cmc di Ravenna, saranno eseguite tra le ore 7:30 e le 14 e dalle ore 15:30 alle 18, nella zona di via Mezzocampo e Corso Carlo Marx di Misterbianco. Ovviamente, i residenti della zona saranno avvisati per tempo. La conclusione di tutte le opere della tratta, comprensive delle due nuove stazioni complete, è prevista entro l’estate dell’anno prossimo, con probabile apertura al pubblico per l’autunno del 2019.
Nel frattempo, si lavora anche per consentire l’apertura della fermata Cibali, non ancora operativa. In queste settimane sono infatti in corso delle verifiche, da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per eseguire i lavori di installazione di una scala dei Vigili del Fuoco e consentire così la possibilità di eseguire interventi particolarmente delicati.
L’ultimazione della stazione è prevista entro l’anno, con probabile apertura all’utenza per l’inizio dell’anno venturo, ma c’è chi dubita della possibilità che si arrivi all’obiettivo. È il consigliere comunale di Grande Catania ed ex presidente della quarta municipalità, Sebastiano Anastasi, a segnalare la necessità di convocare un tavolo tecnico per affrontare, una volta per tutte, i problemi idrogeologici del quartiere, tra i motivi della mancata apertura della stazione Cibali. Il recente crollo di parte della carreggiata in via Santa Sofia ha portato l’esponente politico a reiterare la richiesta già avanzata nel corso dell’amministrazione Bianco.
“Sotto Cibali c’è acqua – afferma Anastasi – che gli antichi avevano saputo convogliare. Negli anni il problema non è stato affrontato, il solo fatto che il Comune non abbia un ufficio geologico la dice lunga – prosegue – ma credo che la questione non sia più da rimandare e che tutti gli enti coinvolti debbano risolvere una volta per tutte queste criticità”.