Dal garante Villari quattro richieste all’Asp di Siracusa - QdS

Dal garante Villari quattro richieste all’Asp di Siracusa

Dal garante Villari quattro richieste all’Asp di Siracusa

venerdì 23 Ottobre 2020

Ritardi nell’erogazione di visite specialistiche e poche visite psicologiche e psichiatriche tra le criticità

Presso gli uffici dell’Asp di Siracusa, si è svolto un incontro tra il Garante dei diritti delle persone private della libertà, Giovanni Villari, ed il nuovo direttore sanitario dell’Asp aretusea, Salvatore Madonia.

Lo scopo dell’incontro è stato quello di informare Madonia dei problemi frequentemente incontrati dai detenuti degli istituti carcerari di Cavadonna e Brucoli per l’accesso alle cure e per la tutela del loro diritto alla salute. All’incontro ha preso parte anche la responsabile dell’U.R.P. (Ufficio Relazioni con il Pubblico), Adalgisa Cucè, che ha dato le spiegazioni e giustificazioni relative ai ritardi che si verificano tra le richieste avanzate dall’infermeria del carcere per la cura dei detenuti e la prestazione dei servizi sanitari. Villari ha evidenziato l’impegno e l’attenzione che la direzione della casa circondariale di Cavadonna ha sempre dimostrato in materia di cure, affinché il diritto alla salute venga garantito a tutte le persone detenute. Quindi ha elencato le principali anomalie nei rapporti tra l’Asp e istituto penitenziario.

Dette anomalie si possono riassumere in quattro punti. Il primo punto è quello del ritardo nell’erogazione dei servizi inerenti alle visite specialistiche. L’attesa per ricevere una radiografia o una TAC è mediamente superiore ad un anno. Il secondo punto è la richiesta di una maggior frequenza di visite psicologiche e psichiatriche. Attualmente viene erogata una visita settimanale e il Garante ha chiesto che ne vengano erogate almeno tre, per permettere ai detenuti che soffrono problemi psicologici e psichiatrici di ricevere le cure adeguate. Il terzo punto riguarda l’infermeria dell’ospedale e la predisposizione dei dispositivi sanitari.

Villani ha segnalato come l’infermeria sia dotata di dispositivi, accessori e arredi vetusti, non adeguati all’ambiente sanitario e alle esigenze dell’istituto penitenziario di Cavadonna, secondo a livello regionale in termini di presenze di detenuti. A tal proposito il Garante ha auspicato un’eventuale e prossima visita del direttore Madonia presso i locali l’area sanitaria di Cavadonna a scopo conoscitivo. Villari ha aggiunto che è sua competenza la predisposizione e la manutenzione straordinaria dei locali ma che è competenza dell’ASP la predisposizione dei dispositivi e dei presidi sanitari e la loro manutenzione.

Il quarto ed ultimo punto riguarda la predisposizione di una linea diretta di comunicazione tra il carcere e l’Asp, che è anch’essa di competenza dell’amministrazione sanitaria. Il direttore Madonia, ha dato la propria disponibilità a risolvere, nei limiti del possibile, le problematicità emerse dai sopralluoghi svolti dal Garante. Ha, anche, promesso il suo impegno per l’erogazione dei servizi diagnostici di radiologia attraverso l’invio di un U.R.M. (unità radiologica mobile) presso la struttura di Cavadonna. Inoltre, recentemente, è stato nominato un nuovo dirigente sanitario che si occuperà della gestione dell’area sanitaria interna all’istituto Cavadonna, A. Calamaro, a dimostrazione che è in corso un tentativo di potenziamento degli strumenti sanitari a disposizione dei detenuti.

Al termine dell’incontro, Madonia e Villari hanno dichiarato che vi sarà maggior collaborazione tra le due amministrazioni con l’auspicio che tutto ciò possa comportare per il futuro risultati proficui.

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