L’avanzata inesorabile del Covid-19 non ha risparmiato dal contagio i dipendenti dell’Asp di Siracusa
Sono cinque, fino ad ora, le persone positive al Covid-19 individuate tra i dipendenti dell’Azienda sanitaria provinciale di Siracusa. Tra queste, tutte asintomatiche, figura anche il direttore generale dell’Asp, Salvatore Lucio Ficarra. Si è in attesa dell’esito dei tamponi cui è stato sottoposto l’intero personale e tutti coloro che sono venuti in contatto con i cinque positivi. Inoltre, gli uffici dell’Asp sono stati sottoposti ad interventi di sanificazione.
In precedenza, erano stati riscontrati nell’ospedale Umberto I di Siracusa altri casi di positività al Covid-19 tra il personale sanitario e parasanitario. I suddetti episodi, verificatisi nell’arco di breve tempo, hanno spinto i rappresentanti sindacali provinciali del settore a chiedere un deciso slancio da parte dell’Asp aretusea per affrontare il rischio di una seconda ondata di contagi da Covid-19 tra il personale sanitario e amministrativo.
“Una programmazione chiara ed attenta, una sorta di piano Marshall che abbia l’obiettivo di evitare una scongiurabile diffusione dell’infezione virale da Covid-19 fra il personale sanitario e parasanitario, oltre che fra quello amministrativo e dei servizi esternalizzati, al fine di non compromettere la continuità dei servizi di assistenza e cura”.
È, difatti, quanto chiedono il segretario generale della Funzione pubblica Cisl di Ragusa e Siracusa, Daniele Passanisi, ed il responsabile del Dipartimento Sanità pubblica della Fp Cisl di Ragusa e Siracusa, Mauro Bonarrigo.
“Apprendiamo che l’avanzata inesorabile del Covid-19 anche nella provincia di Siracusa non ha risparmiato ancora una volta dal contagio i dipendenti dell’Asp di Siracusa – hanno commentato Passanisi e Bonarrigo – dopo i recenti episodi registrati fra il personale sanitario dell’Ospedale “Umberto I” e di qualche caso sporadico negli altri nosocomi provinciali e fra cui annoveriamo anche diversi dirigenti sindacali, nell’occasione attuale si tratta prevalentemente di personale addetto a mansioni amministrative, finanche a colpire lo stesso direttore generale, Ficarra. Auguriamo a tutti una pronta guarigione ed una celere ripresa delle attività, nella consapevolezza che il sicuro maggior rischio che corre nel contesto ospedaliero è giunto sino al palazzo dell’amministrazione”.
I due sindacalisti hanno posto l’accento sull’importanza di rafforzare le relazioni ed il dialogo tra le forze sociali e l’Asp. “Siamo dell’idea che nei prossimi mesi serviranno dialogo, confronto e collaborazione col sindacato – hanno concluso Passanisi e Bonarrigo – affinchè le esperienze di tutti possano tornare utili a salvaguardare più possibile la sicurezza e l’incolumità dei lavoratori e la salute dei cittadini.
La storia recente ci ha insegnato che è indispensabile ascoltare la voce dei lavoratori direttamente impegnati sul campo, per adottare, e correggere all’occorrenza, le misure necessarie a limitare il pericolo di contagio che, ovviamente, è molto presente nella quotidianità lavorativa di tutti gli operatori sanitari, soprattutto di quelli impegnati nell’emergenza-urgenza. Siamo fiduciosi che in questa occasione il nostro grido di allarme non rimanga inascoltato, e speranzosi che, con il contributo ed il sacrificio di tutti, si torni il più presto possibile alla vita normale”.