Collettore fognario, la multa Ue corre ma lavori bloccati - QdS

Collettore fognario, la multa Ue corre ma lavori bloccati

Collettore fognario, la multa Ue corre ma lavori bloccati

venerdì 04 Dicembre 2020

Mancano le autorizzazioni alla variante per il posizionamento delle vasche di sollevamento

CATANIA – Bisognerà aspettare ancora. La fine dei lavori per la realizzazione del collettore fognario – che dovrebbe incanalare gli scarichi di numerosi comuni etnei (Acireale, frazione di Capomulini, Aci Castello, Aci Catena e Catania) fino al depuratore di Pantano D’Arci – non è dietro l’angolo.

Manca ancora qualche passaggio per realizzare l’infrastruttura fondamentale per salvaguardare l’ambiente, in particolare la salute del mare, ma anche per evitare la procedura di infrazione da parte dell’Unione europea, alla quale la Sicilia è sottoposta da tempo e che costa alla collettività migliaia di euro ogni giorno. A fare il punto sulla situazione è l’ingegnere Ignazio Cassaniti, responsabile della sicurezza per l’esecuzione dei lavori. “Abbiamo ancora qualche intoppo con le autorizzazioni alla variante – afferma; non tutte sono pervenute. Il cronoprogramma dipende da questo – continua l’ingegnere -: occorre ottenere l’approvazione da parte di tutti gli enti della perizia di variante per poter fare una previsione temporale del resto dei lavori”.

La variante, come riportato dal Quotidiano di Sicilia, interessa sia alcuni dettagli per la posa della condotta, che altri relativi al posizionamento delle vasche di sollevamento. Mancherebbero alcuni pareri, ed è proprio su questo punto che si sono verificati degli intoppi, poiché al documento predisposto non è stato dato seguito.

Cassaniti spiega come i lavori per la posa della tubazione sono stati quasi del tutto completati e, attualmente, manca solo l’esecuzione degli impianti di sollevamento. “Ma per sapere i tempi, bisognerà attendere la perizia approvata da tutti” – ribadisce.

La situazione è impantanata, nonostante le pressioni per sbloccarla. “Purtroppo resta ancora in sospeso ciò che è inserito nella perizia di variante – prosegue l’ingegnere. Non credo vi sarà alcun problema, ma è necessario ottenere tutte le autorizzazioni”. Insomma, secondo il responsabile alla sicurezza, senza la documentazione completa, non si potrà procedere. Il rischio potrebbe essere un’obiezione da parte di un ente o la necessità di individuare nuove risorse economiche.

C’è da attendere, dunque, che vengano chiariti alcuni aspetti che dipendono dalle autorizzazioni e dai nullaosta dei numerosi enti coinvolti. Una cantiere infinito insomma: il progetto risale a tre anni fa e avrebbe dovuto essere concluso entro la primavera del 2020.

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