Confindustria Siracusa al webinar sulla sostenibilità nella XIX edizione della settimana della cultura d’impresa. Il presidente Bivona: “Contrapposizione tra impresa e ambiente, idea anacronistica”
SIRACUSA – “L’impresa è oggi chiamata ad una sfida epocale e da essa passa la rinascita del Paese”. Così, Diego Bivona, Presidente di Confindustria Siracusa, ha aperto il webinar sulla Sostenibilità svoltosi il 27 novembre scorso nell’ambito della XIX edizione della settimana della cultura d’impresa cui Confindustria Siracusa ha dato, con questa iniziativa, piena adesione.
Hanno partecipato ai lavori Sergio Corso, Vice Presidente di Confindustria Siracusa con delega alla Sostenibilità, Ada Rosa Balzan, docente ed esperta di sostenibilità, Italo Candoni, Vice Direttore di Confindustria Veneto, esperto di programmazione dei fondi regionali e comunitari con le conclusioni di Girolamo Turano, Assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana.
Un webinar che ha dato l’occasione di raccontare “le azioni virtuose che, in questo periodo contrassegnato dalla pandemia, mettono in campo le imprese per connettersi sempre più con la comunità attraverso il valore della sostenibilità” ha aggiunto Bivona.
“L’impresa molto spesso viene vista come un ente astratto, senza anima, – ha puntualizzato – quando invece l’impresa ha di fatto una realtà e una dimensione umana in quanto è l’insieme di tante persone interessate ad un processo di profonda trasformazione che consente il passaggio dalla resilienza alla concretezza, cioè ad atti che diano effettivamente impulso all’attività”.
Sostenibilità, dunque, al centro del dialogo ma con letture sfaccettate e a volte in contrasto, prosegue il presidente: “La sostenibilità è sui temi ambientali per le associazioni a difesa della natura, la sostenibilità per le aziende, invece, viene vista in termini di costi e ricavi, la politica guarda agli aspetti sociali per il consenso elettorale. Ed ecco che ciascuno parte da una sua predisposizione disinteressandosi degli altri aspetti tradendo il significato della sostenibilità che non fa delle preferenze ma deve necessariamente equilibrare le tre gambe. Il risultato? Si impedisce a problemi atavici di risolversi e siamo in ritardo rispetto ad altri Paesi; si pensi alla messa al bando dei termovalorizzatori”.
Oggi abbiamo un’opportunità forse irripetibile per la nostra Regione di rilanciare le aziende sane perché ci saranno a disposizione una massa importante di risorse, e Bivona li elenca: i fondi di coesione e sviluppo del periodo 2014-2020 che non sono stati spesi, quelli del 2020-2027 che si sommano al Next Generation Eu: quasi cento miliardi di euro per il Mezzogiorno. L’augurio del presidente è che vadano avanti progetti fondamentali e cantierabili e che “si esca dal conflitto ideologico, sterile e anacronistico di una contrapposizione tra impresa ed ambiente e tra comunità ed impresa intensificando il dialogo e ascoltando le ragioni di tutte le parti”.
Sergio Corso, Vice Presidente di Confindustria Siracusa con delega alla Sostenibilità, nel presentare i dati del Rapporto di Confindustria Siracusa sulla sostenibilità delle aziende del polo industriale di Siracusa al tempo della prima ondata Covid (Febbraio – Agosto 2020), ha sottolineato come “le aziende sono sostenibili e vogliono esserlo sempre di più, investendo risorse economiche per efficientare gli impianti, per ridurre l’inquinamento e le emissioni di CO2. Questa la grande opportunità che abbiamo davanti”.
Scenario economico difficile a livello globale, quello dipinto da Corso nel rapporto, con un crollo dei prezzi del petrolio che ha avuto a cascata ripercussioni importanti sul prezzo dell’energia elettrica e quindi sui bilanci delle società, anche quelle che hanno investito sulle rinnovabili. Le aziende hanno risposto al Covid su quattro assi d’azione: comportamenti, organizzazione, informazione e provvedimenti.
Le aziende siracusane hanno affrontato uno sforzo informatico enorme per l’home working erogando 10.000 ore di formazione a distanza nell’ambito del polo industriale. Corso ha segnalato inoltre che durante il lockdown Priolo Gargallo è stato il primo comune italiano per indice di occupazione con oltre l’82% delle aziende rimaste aperte ed attive nel periodo. Infine, si è puntati sulle tematiche ambientali e sull’andamento dell’inquinante NOX rilevato dal Cipa per la qualità dell’aria: il confronto col periodo pre lockdown evidenzia come la componente veicolare abbia un apporto considerevole sul totale facendo mantenere la soglia sotto 100 mg/metro cubo contro i picchi di 250 mg/metro cubo rilevati pre lockdown. Nonostante le citate difficoltà, la provincia di Siracusa, tra tutte in Italia, grazie alle sue realtà industriali è quella che con il -13,7% di produzione aziendale ha soffeto meno per l’impatto dell’emergenza Covid per il lockdown; nel resto delle provincie siciliane il dato si attesta tra il -20% e il -19% circa.
Attenzione alla sostenibilità: oltre alla “necessità di sopravvivenza”
un salto di qualità nella reputazione delle imprese
Il webinar di Confindustria Siracusa ha visto anche il contributo di Ada Rosa Balzan, docente ed esperta di sostenibilità, che nel suo intervento ha parlato della resilienza per vincere: “La sostenibilità – ha detto – non è solo ambientale ma è anche sociale e di governance per le imprese”.
Balzan ha presentato gli standard internazionali che danno concretezza misurabile alle performances della sostenibilità delle imprese ed ha ricordato come la Sonatrach Raffineria Italiana è stata la prima azienda siciliana ad ottenere la certificazione.
Sostenibilità, dunque, in chiave di salto di qualità come reputazione delle aziende oltre che in termini puramente economici e come “necessità di sopravvivenza”. Le imprese attente in tal senso, infatti, spiega la docente: “Sono generalmente meno esposte a rischi operativi, legali e reputazionali, e sono più orientate all’innovazione e all’efficienza nell’allocazione delle risorse; per questo motivo sono valutate come più interessanti dagli investitori e beneficiano di un minore costo del capitale”.
Il tema cruciale della resilienza viene definito dalla docente come capacità dell’azienda di affrontare il cambiamento in maniera costruttiva e per sopravvivere alle turbolenze e criticità del mercato le aziende devono saper essere flessibili e in grado di creare nuove proposte in base ai cambiamenti e ai bisogni del mercato.
Una start-up innovativa siciliana, SI rating (sustainability impact rating) fornisce uno strumento per misurare il valore della sostenibilità all’interno dell’azienda e fornisce dunque indicazioni importanti su cui lavorare. Citato inoltre il tema della parità di genere che la presidente della Commissione europea definisce “principio fondamentale”.
Dei finanziamenti europei ha poi parlato Italo Candoni, Vice Direttore di Confindustria Veneto, ed esperto per l’appunto di programmazione dei fondi regionali e comunitari. Grandi le opportunità citate che vengono dai Fondi Coesione, dai Fondi Strutturali UE e dai fondi Next Generation UE se verranno ben usati. Candoni traccia i contorni di un’Europa più “intelligente” attraverso la promozione di una trasformazione economica innovativa con la capacità di rafforzare la ricerca, l’innovazione e le tecnologie avanzate permettendo a cittadini, imprese e Pa di cogliere i vantaggi della digitalizzazione. Vantaggi che rafforzerebbero la crescita e la competitività delle Pmi.
Un’Europa più verde e a basse emissioni di carbonio attraverso la promozione di una transizione verso un’energia più pulita ed equa con investimenti verdi e blu dell’economia circolare. Uno sviluppo sostenibile, dunque, integrato alle zone urbane, rurali e costiere con iniziative locali di tipo partecipativo che promuovano il patrimonio culturale e la sicurezza.
L’Assessore Girolamo Turano, a conclusione dei lavori, ha rilevato come sia essenziale in questo momento “individuare meccanismi di condivisione tra Istituzioni e Imprese ma anche tra le stesse Istituzioni ad ogni livello, perché la vera scommessa per il post-pandemia sarà quella di giocare una partita nuova in termini di semplificazione e di qualità della spesa, sia sulla nuova programmazione che su tutte le altre risorse che l’Europa vorrà mettere a disposizione”.