Dall'8 settembre l'Italia prevede la possibilità di ingresso per un partner straniero con autodichiarazione. Ma è meglio avere una nota di accompagnamento dell'Ambasciata e avvertire la Polizia di frontiera
Amare al tempo del Coronavirus, se gli innamorati appartengono a nazioni diverse, può essere davvero difficile. Per non parlare se si appartiene a due continenti diversi. Allora può essere quasi impossibile se ci si lascia prendere dallo sconforto. Sono tante le coppie internazionali costrette alla separazione a causa della Pandemia di Covid-19 che imperversa ormai da quasi un anno. Ma se si ha tenacia, si programma tutto minuziosamente, non si lascia nulla al caso, il ricongiungimento oggi è possibile.
IN ITALIA RICONOSCIUTO IL DIRITTO DI RIUNIRSI
L’Italia a settembre ha finalmente riconosciuto il diritto delle coppie internazionali di riunirsi, seppure in molti casi, la poca chiarezza del Dpcm che lo consentiva, ha fatto nascere nuove barriere (talvolta insormontabili) proprio ai confini. Sono infatti tante le coppie sedotte (dalla legge) e abbandonate (respinte all’imbarco di un aeroporto) perché la legge lasciava adito a troppe interpretazioni… E così al danno si aggiungeva la beffa, consistente nella perdita di voli (e quindi biglietti aerei) costosissimi, proprio perché intercontinentali. Oltre a subire un senso di impotenza e di frustrazione mischiato all’angoscia e alla paura di non riuscire più a rivedere il proprio caro.
UN MOVIMENTO IN FAVORE DEGLI AMORI INTERNAZIONALI
A dare una mano agli amori internazionali è giunto “Love Is Not Tourism”, un movimento di base globale dedicato al ricongiungimento di coppie e famiglie binazionali che sono state separate con la forza da divieti di viaggio e chiusure di frontiere durante la pandemia COVID-19.
“Comprendiamo che la chiusura dei confini internazionali sulla scia della pandemia COVID-19 era e può ancora essere ragionevole e persino necessaria – si legge nella homepage del movimento -. È ovvio che dobbiamo limitare il turismo per proteggere noi stessi e gli altri. Ma l’amore non è turismo. Non si tratta di prendere una vacanza; riguarda il ricongiungimento familiare e il futuro di migliaia di coppie e famiglie in tutto il mondo”.
I PAESI CHE CONSENTONO ALLE COPPIE INTERNAZIONALI IL RICONGIUNGIMENTO
Ad oggi sono sedici i Paesi che consentono alle coppie non sposate di nazionalità diversa di rincontrarsi: Danimarca, Norvegia, Olanda, Cechia, Islanda, Austria, Svizzera, Finlandia, Germania, Francia, Spagna, Italia, Canada, Svezia, Singapore, Lituania.
Come detto, a partire dall’8 settembre è in atto
una soluzione per il ricongiungimento in Italia. La maggior parte dei cittadini
stranieri può entrare per vedere un partner con una semplice
auto-dichiarazione. Ma la “semplice” autodichiarazione in molti casi si è
rivelata insufficiente a dimostrare la relazione. Per questo motivo si
consiglia di contattare l’Ambasciata italiana all’estero per chiedere una nota
di accompagnamento che garantisca il passaggio delle frontiere. Molte compagnie
aeree (Iberia, per esempio, a Madrid, quando si fa scalo dal Sudamerica),
chiede espressamente una nota di accompagnamento dell’ambasciata italiana che
in qualche modo certifichi che il cittadino “straniero” sta entrando in Italia
per raggiungere il proprio compagno/a.
Il DPCM 3 dicembre 2020 ha confermato la possibilità di ingresso in Italia, dai Paesi dell’elenco E, per le persone che hanno una relazione affettiva comprovata e stabile (anche se non conviventi) con cittadini italiani / UE / Schengen o con persone fisiche che siano legalmente residenti in Italia (soggiornanti di lungo periodo), che debbano raggiungere l’abitazione / domicilio / residenza del partner (in Italia). All’ingresso/rientro in Italia da questi Paesi, è necessario compilare un’autodichiarazione nella quale si deve indicare la motivazione che consente l’ingresso o il rientro. L’autodichiarazione va mostrata a chiunque sia preposto ad effettuare i controlli. È opportuno essere pronti a mostrare eventuale documentazione di supporto e a rispondere a eventuali domande da parte del personale preposto ai controlli.
SENTIRE SEMPRE AMBASCIATA ITALIANA E POLIZIA DI FRONTIERA
Un consiglio: prima di effettuare qualsiasi spostamento 1) interpellate l’Ambasciata italiana dello stato estero cui appartiene il proprio partner e richiedete espressamente una nota di accompagnamento; 2) interpellate poi la Polizia di frontiera dello Stato in cui si entrerà (o dello Stato europeo in cui si farà scalo prima di prendere il successivo volo che porterà il proprio partner nel Belpaese) e comunicategli per tempo che il dato giorno, alla data ora, entrerà il cittadino “XY” – con nota di accompagnamento firmata dall’ambasciata italiana a certificare la relazione – per riabbracciare finalmente l’amore della sua vita (poi, si sa, l’amore è eterno… finché dura!).
Dario Raffaele