60.000 infermieri autonomi senza priorità ad essere vaccinati - QdS

60.000 infermieri autonomi senza priorità ad essere vaccinati

60.000 infermieri autonomi senza priorità ad essere vaccinati

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giovedì 07 Gennaio 2021

A sottolinearlo è la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) in una lettera-appello al presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Mancano i vaccinatori e il problema sarà ancora
più evidente con il previsto arrivo anche della fornitura di vaccini Moderna,
che si affiancherà a Pfizer-Biontech.

“Ma ci sono circa 60mila infermieri liberi professionisti che hanno i requisiti richiesti dal bando del Commissario straordinario e che però, non essendo dipendenti, non hanno ricevuto alcuna priorità nell’essere vaccinati”.

A sottolinearlo è la Federazione nazionale degli ordini delle
professioni infermieristiche (Fnopi)
in una
lettera-appello al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ai
ministeri della Salute e degli Affari regionali Roberto Speranza e Francesco
Boccia.

In Italia ci sono circa 60.000 infermieri liberi-professionisti, laureati e spesso specializzati, regolarmente iscritti agli albi, “che possono partecipare ai bandi per reperire operatori per somministrare i vaccini, purché questo avvenga in sicurezza”, precisa la presidente Fnopi Barbara Mangiacavalli.

Tuttavia,”queste categorie di infermieri non
sono spesso considerate in analogia con il personale sanitario dipendente e
quindi non hanno alcuna priorità per la vaccinazione, pur essendo fortemente
esposti, con loro le persone assistite, al virus e al relativo contagio”.

 La Fnopi, nella
lettera inviata anche al Commissario Domenico Arcuri e al presidente delle
Regioni Stefanio Bonaccini, chiede quindi che “al più presto questi
professionisti siano considerati alla stregua dei loro colleghi dipendenti tra
il personale da sottoporre al più presto e prioritariamente alla campagna di
vaccinazione”.

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