L'attività dell'Etna prosegue da giorni e la cenere continua a piovere creando disagi in diversi comuni, i quali non hanno le risorse necessarie per far fronte all'emergenza
“Torniamo a sollecitare, con forza ed estrema urgenza, la Regione affinché chieda lo stato di emergenza e intanto attivi subito uomini e mezzi della Protezione civile per la calamità determinata dalle cenere piovuta sui comuni a ridosso del vulcano Etna”. Lo afferma il deputato e segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, che rinnova la richiesta al governo regionale “chiedendo anche di prevedere un adeguamento dei ristori in favore dei comuni etnei, previsti da un emendamento presentato dal PD e approvato in V commissione all’Ars, ma non più sufficienti visto il continuo aggravarsi della situazione”.
“L’attività dell’Etna prosegue da diversi giorni e già – aggiunge – in occasione dell’eruzione del 16 febbraio avevamo lanciato un appello a Musumeci. Nulla è stato ancora fatto e la cenere che continua a piovere sta creando notevoli disagi in diversi comuni che non hanno sufficienti risorse economiche, mezzi e personale per fare fronte all’emergenza. Non si capisce cosa aspetti Musumeci – conclude Barbagallo – a dichiarare lo stato di emergenza e a garantire un adeguato ristoro ai comuni interessati”.