Il decreto firmato dall’assessorato della Salute è nel suppl. ordinario della Gurs n. 19 dell’11 maggio. Si punta a raggiungere gli standard europei attraverso molti obiettivi specifici
PALERMO – Il varo del Piano regionale integrato della Sicilia dei controlli sulla sicurezza alimentare e la sanità animale 2012-2014 – meglio conosciuto come Pris – è un traguardo importante dell’assessorato regionale della Salute. Questo nuovo strumento programmatico consentirà infatti di migliorare l’efficacia dei controlli, ottimizzando le spese. Lo stesso decreto dell’assessore Massimo Russo pubblicato in Gurs ne dà conto: si risparmierà evitando la “duplicazione di controlli o a controlli concentrati su settori o imprese a basso rischio”. Inoltre, la salute pubblica sarà tutelata in modo più efficiente.
Il Piano nasce nell’ambito di una riforma dell’assetto organizzativo e di governo del sistema sanitario. Nei programmi dell’assessorato, questo strumento permetterà alla Regione di raggiungere gli standard europei di controllo entro tre anni. Per raggiungere questi standard entro il 2015, comunque, il Piano prevede una serie di obiettivi che andranno raggiunti nel corso dei mesi.
La sicurezza alimentare
Il settore che riguarda la sicurezza alimentare dovrà partire da una riorganizzazione del Dipartimento di prevenzione medico e veterinario a garanzia di un’uniforme erogazione dei livelli essenziali di assistenza. Sarà anche emanato un atto di indirizzo per cui la Regione potrà avvalersi dei laboratori pubblici, in modo da garantire la copertura dell’attività analitica. Sarà potenziato il sistema rapido di allerta per gli alimenti e i mangimi e sarà anche avviata una campagna di formazione per gli operatori del controllo. I programmi di “audit” e l’anagrafe degli operatori e delle attività produttive, il Piano in materia di acque, il Piano di emergenza per la sicurezza degli alimenti e dei mangimi, il Piano pluriennale dei controlli sono altri obiettivi messi in programma.
La sanità veterinaria
Per quanto riguarda la sanità veterinaria, invece, sono due gli indirizzi che ha preso l’assessorato: il miglioramento dello stato sanitario degli animali combattendo le malattie animali e prevenendole; la prevenzione e il controllo del randagismo. Per questi indirizzi, è necessario intanto migliorare il sistema di anagrafe animale per moni, ma anche agire direttamente su alcune malattie.
In particolare, si combatteranno una lunga serie di malattie, anche adottando piani specifici di prevenzione che le aziende dovranno seguire. Si tenterà di debellare, quindi, la brucellosi, per eradicarla da almeno il 99 per cento delle aziende; la leucosi bovina enzootica e la tubercolosi bovina, per le quali si punta a un più ambizioso 99,8 per cento di aziende indenni; l’influenza aviaria, per cui si lavorerà soprattutto in fase di prevenzione; la malattia vescicolare da enterovirus del suino, per cui sarà preparato anche un manuale operativo; infine, anche la West Nile Disease (la malattia del Nilo occidentale o Wnd), che conta già su un Piano nazionale da cui prenderà avvio quello regionale.
Anche la lotta al randagismo ha un grande spazio nel Pris. Si parte, anche in questo caso, con il potenzialemento dell’anagrafe canina, lavorando in modo più approfondito per identificare e registrare i soggetti. Bisognerà lavorare anche sulle “strutture di ricovero” (i canili, in parole povere), ma anche pianificare le nascite, le acquisizioni e le adozioni di concerto con gli Enti locali e partendo da una campagna informativa. Tempo fa era un allarme, ora la situazione è meno grave, ma ci sarà la necessità di monitorare i casi di morsicature. E, infine, anche le colonie feline, che ospitano i gatti, dovranno essere sottoposte a verifiche sulla gestione.
Un obiettivo ambizioso riguarda la creazione di un “sistema informativo regionale veterinario”: si punta non solo a far dialogare nel modo migliore le Asp e l’Istituto zooprofilattico con le associazioni professionali e di categoria e gli organi di controllo, ma anche a rendere disponibile le informazioni e i dati che possono essere richiesti dal ministero o dall’Unione europea.
Altri obiettivi
Non ci sono solo obiettivi generali, ma il piano (per un totale di 76 pagine) elenca anche obiettivi specifici, che si concentrano sull’informazione e sulla stesura di altri Piani più dettagliati.
Il Pris 2012-2014 risulta, quindi, una svolta nella sicurezza del consumatore, perché, come è segnalato dallo stesso decreto, “potrà gestire in maniera organica e trasparente gli interventi”.
Il contesto del Pris, gli altri Piani e gli Enti coinvolti
PALERMO – L’assessore regionale della Salute Massimo Russo ha pubblicato nella Gurs n. 19 dell’11 maggio 2011 il Piano regionale integrato della Sicilia dei controlli sulla sicurezza alimentare e la sanità animale 2012-2014. Il Pris prende avvio dal Piano nazionale integrato 2011-2014 approvato nella conferenza Stato-Regioni con l’intesa del 16 dicembre 2010, dal Piano regionale della prevenzione 2010-2012 ufficializzato dal decreto dell’assessorato del 30 dicembre 2010 e dal Piano della salute 2011-2013, contenuto nel decreto del presidente della Regione n. 282 del 18 luglio 2011. I soggetti coinvolti nella realizzazione del piano sono il Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico (Dasoe) dell’assessorato della salute, le Aziende sanitarie provinciali (Asp) e l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia Adelmo Mirri (Izs). Il nuovo decreto, firmato il 26 marzo scorso, sostituisce quindi i decreti precedenti sulla sicurezza alimentare, la sanità animale e l’igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche.