Confartigianato Imprese Siracusa ha consegnato ai deputati regionali una serie di richieste di interventi per supportare concretamente le aziende del terriorio messe in ginocchio dalla pandemia
SIRACUSA – Lo sblocco delle risorse previste per gli aiuti alle imprese artigiane dalla Finanziaria Regionale del 2020, l’erogazione degli 80 milioni di euro già assegnati all’Irfis (Istituto Regionale per il Finanziamento alle Industrie in Sicilia) e la promozione di un piano di riaperture “in sicurezza” delle attività economiche.
Sono alcune delle richieste, elencate in un documento, che Confartigianato Imprese Siracusa ha consegnato ad una rappresentanza della deputazione regionale aretusea.
Il documento è stato consegnato ai deputati del M5S, Stefano Zito, di Fratelli d’Italia, Rossana Cannata, di Italia viva, Giovanni Cafeo, dal presidente di Confartigianato Siracusa, Daniele La Porta, dal direttore, Enzo Caschetto, e dai rappresentanti dei settori agrolimentare e ristororazione, rispettivamente, Paolo Grande e Gipi Marullo.
Nel documento consegnato ai deputati regionali viene chiesta anche l’erogazione di tutti i fondi ad oggi disponibili, attraverso procedure veloci e semplificate.
Le altre richieste presentate da Confartigianato Imprese Siracusa riguardano la concessione di finanziamenti agli enti locali finalizzati all’utilizzo dei mezzi di trasporto privato al fine di integrare e rafforzare i sistemi di trasporto pubblico locale; l’impignorabilità delle somme concesse a titolo di indennizzi e sostegni dalla Regione Siciliana e destinati alle imprese in conseguenza della crisi pandemica Covid-19; il rifinanziamento e l’incremento delle risorse del fondo perequativo destinato ai Comuni a titolo di compensazione delle minori entrate derivanti dalla concessione di riduzioni e sconti su Tari e Cosap a carico delle imprese, al fine di consentire la concessione dei benefici anche per il 2021.
È stata avanzata anche la richiesta di rimodulazione delle modalità di accesso e rifinanziamento delle misure regionali di agevolazione destinate alla creazione di start-up giovanili finalizzate alla valorizzazione delle risorse agroalimentari, turistiche, ambientali. Infine, nell’ipotesi di concessione dell’autorizzazione per la rimodulazione dei fondi europei (250 milioni di euro).
Confartigianato ha chiesto di destinare le risorse in via prioritaria alla concessione di contributi a fondo perduto rispetto ai finanziamenti agevolati, per evitare di incrementare ulteriormente l’esposizione debitoria delle imprese che hanno già usufruito dei finanziamenti agevolativi garantiti dallo Stato per far fronte alle perdite causate dalla pandemia.
“Come rappresentanti territoriali di una delle più grandi associazioni datoriali del Paese – ha dichiarato ai deputati Daniele La Porta – vi chiediamo di farvi portavoce di alcune importanti istanze che possono essere determinanti al fine di alleviare il grave stato di crisi che sta mettendo in ginocchio migliaia di aziende artigiane e non solo in Sicilia”.
“I sostegni finanziari però a nulla valgono se non saranno seguiti dall’avvio in tempi celeri di un piano di riaperture ‘in sicurezza’ delle attività economiche, di concerto con il Governo nazionale – ha aggiunto Enzo Caschetto – un piano che stabilisca certezze in termini di date di riavvio e di stabilità delle regole che, una volta adottate, non vadano modificate in funzione dei provvedimenti settimanali emanati a seguito dell’andamento della pandemia”.