Renato Costa, commissario straordinario all'emergenza Covid in Sicilia, è molto soddisfatto del risultato raggiunto dal fine settimana di vaccinazione libera, dedicata al target 60-79 anni
“La tre giorni dell’open day ai vaccini è stata straordinaria, perchè devo dire i cittadini hanno risposto benissimo, superando la diffidenza. Solo qui in Fiera 11500 vaccini in tre giorni, e 3500 di AstraZeneca. Lo rifaremo? Certamente, già questo fine settimana. A patto di avere le dosi, che dovrebbero arrivare tra domani e dopodomani, e sempre per gli stessi soggetti”.
Renato Costa, commissario straordinario all’emergenza Covid in Sicilia, è molto soddisfatto del risultato raggiunto dal fine settimana di vaccinazione libera, dedicata al target 60-79 anni.
Commissario, a chi toccherà dopo che saranno finiti gli over 60?
Attendiamo le indicazioni dal piano nazionale, tranne decisioni diverse da Musumeci, ma dobbiamo continuare le vaccinazioni. Questo è fondamentale. Stiamo andando bene, abbiamo tarato l’afflusso delle persone, con 4000 vaccini il fluido è costante, senza assembramento. Speriamo di continuare così e che, ripeto, arrivino le dosi.
E i turni fino a mezzanotte?
Lo facciamo e lo continueremo a fare. Anzi, con i più giovani potremmo davvero pensare ad una vaccinazione 24 ore su 24.
Dopodomani Palermo dovrebbe essere zona arancioni, niente più rossa. Qual è la situazione?
Posso solo dire le mie sensazioni, quelle del nostro osservatorio. Nel drive in continua ad esserci un grande afflusso ma i positivi sono molto meno, la metà di qualche giorno fa. Diminuisce la pressione negli ospedali, soprattutto al “Cervello”. Le Usca dicono che in tutto il territorio si sta avendo una diminuzione. Io dico solo che non dobbiamo cedere ora che siamo alla fine, dobbiamo rispettare le regole, soprattutto sui luoghi chiusi. Non dobbiamo cedere adesso.
Quindi insomma, ci sono sensazioni positive per l’arancione?
Io dico di sì, aspettiamo ma secondo me da giovedì potrebbe esserci il cambio colore. Che ovviamente non vuol dire liberi tutti, ma mi lasci dire una cosa, a proposito di Palermo.
Prego
Il problema non sono le periferie, sulle quali si punta l’indice troppo spesso. Il problema sono i quartieri residenziali, quei luoghi dove si possono ospitare le feste in casa con 30, 40 persone. Capienza non certo nelle residenze di chi sta in periferia.