Le imprese in regola diminuiscono e gli operatori abusivi crescono: a rischio la salute dei cittadini. Alcune soluzioni sono già pronte ma la Regione siciliana non le ha ancora accolte
PALERMO – Ogni giorno centinaia d’imprese chiudono in tutta Italia per fallimento, mentre l’evasione la fa da padrone nel contesto economico siciliano. Così, la Confartigianato ha deciso di intervenire, preparando una lista di operatori abusivi che sarà consegnata alle forze dell’ordine e all’Agenzia delle Entrate per gli opportuni controlli. Ad esempio, l’acconciatura e l’estetica sono tra i settori più colpiti da irregolari e abusivi. Nella città di Palermo si raggiungono percentuali altissime d’irregolarità, tanto che, nel capoluogo e nella sua provincia, a 1.200 titolari di licenza corrisponde il doppio degli abusivi. Questi ultimi hanno dichiarato di aver cessato l’attività ma continuano a operare, a domicilio, senza dichiarare nulla al fisco.
I vantaggi per gli abusivi sono incommensurabili, poiché non pagano le tasse, non versano contributi INPS e INAIL, non rispettano né i contratti di lavoro, né le leggi sull’ambiente a discapito della sicurezza del cliente. Infatti, molti interventi e i prodotti utilizzati non sono affidabili e non garantiscono la sicurezza e l’incolumità della clientela. A questo si aggiunge il pericolo di contrarre affezioni contagiose o parassitarie dovute allo svolgimento dell’attività in forma ambulante o in locali non idonei sotto il profilo igienico-sanitario. Gli abusivi, così, praticano prezzi inarrivabili per un professionista legale e nessun organo di controllo li può verificare perché non sono in nessun elenco. Infatti, le forze dell’ordine, inclusi i vigili, hanno le liste degli operatori legali, ma non quelle degli illegali, per cui l’azione di controllo non è veritiera.
La legge 174/05 prevede il profilo unico per l’attività di acconciatore, introducendo la nuova figura di acconciatore sia per uomo sia per donna. Il mancato recepimento della norma da parte della Regione siciliana ha favorito ulteriormente il dilagare dell’abusivismo e dal lavoro in nero. Questa confusione normativa è stata sfruttata da tante scuole professionali che hanno “sfornato” acconciatori ed estetisti. Questi ultimi, però, non hanno le caratteristiche necessarie per restare sul mercato regolare, finendo per ingrossare l’esercito degli abusivi.
A questo proposito, una delle soluzioni consisterebbe nel rilancio della bottega-scuola e nella formazione in azienda, dove si creano quelle reali figure professionali che possono competere sul mercato. Del resto, lo prevede il Testo Unico dell’apprendistato, appena pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, con l’istituzione dell’apprendistato professionalizzante.
In più, lo Stato ha elaborato un sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali, quale il SISTRI, che ha aumentato le procedure burocratiche e i costi per le piccole imprese. Non tutto è negativo, giacché il 3 febbraio scorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un importantissimo provvedimento di semplificazione. Questo decreto prevede l’assimilazione alle acque reflue domestiche, gli scarichi di alcune categorie che oggi sono considerati industriali. Si aspetta che la Regione ed i Comuni recepiscano immediatamente tale provvedimento di semplificazione.
L’approfondimento. Si lavora a una lista degli abusivi
Maurizio Zamparini, presidente della società Palermo calcio e imprenditore, ha dichiarato: “Occorre svegliare il Paese e impedire che vada allo sfacelo. Il vertice della piramide non ha risolto niente, devono essere i cittadini a trovare insieme un modello di sviluppo nuovo. Non ha funzionato nulla, né in Italia né in Europa né nel Mondo. Gli artigiani sono una parte essenziale del Paese”. Nunzio Reina, presidente della Confartigianato Palermo, ha aggiunto: “Chiederemo alle autorità preposte di intervenire, mentre la Confartigianato darà la lista degli abusivi che operano in città. Faremo in modo che i parrucchieri e gli artigiani possano mandare la lista che daremo alle forze dell’ordine. Non c’è più la possibilità di aspettare. Alla Regione chiediamo provvedimenti seri a favore del nostro comparto come il recepimento della legge sul profilo unico e quello della legge sugli scarichi”. Pino Apprendi, deputato regionale della commissione attività produttive, ha asserito: “è stato proposto un emendamento alla finanziaria che sarà recepito non appena la finanziaria stessa andrà in aula. È stato, inoltre, presentato un disegno di legge dal gruppo DS che riguarda la modifica di alcune modalità nel rapporto tra utente e la Serit”.