Il trend è sceso dai 241 contagi ogni 100 mila abitanti di una settimana fa ai 215 delle ultime 48 ore e anche la pressione sugli ospedali pare si stia allentando
Palermo sarà zona arancione almeno fino al 3 maggio. L’indiscrezione arriva da ambienti sanitari, dove prevarrebbe un certo ottimismo sul via alle restrizioni, che durano da ormai tre settimane, sul capoluogo. Lo stesso avverrebbe sugli altri 21 comuni della Provincia ancora in rosso, anche se su qualcuno di loro potrebbero prevalere le restrizioni per qualche altro giorno, mentre qualcun’altro (come Cefalù) potrebbe rientraci.
I DATI
Dopo la grande paura di lunedì, dove si erano sfiorati i 600 casi (numero dovuto alla somma di vari focolai che erano scoppiati in provincia), ieri i contagi erano scesi a poco più di 300, sempre alti ma non così alti.
Il trend è sceso dai 241 contagi ogni 100 mila abitanti di una settimana fa ai 215 delle ultime 48 ore e anche la pressione sugli ospedali pare si stia allentando.
In più, cosa certamente da non sottovalutare, il presidente Musumeci da giorni ormai riceve pressioni fortissime non solo dalle associazioni dei commercianti ma anche da alleati politici (Lega in primis) che spingono per le riaperture.
Il sindaco Leoluca Orlando, pero’, proprio stamattina, in un’intervista, aveva minacciato addirittura ulteriori restrizioni rispetto alla zona rossa. Dunque, ci sarebbe (ancora una volta) uno scontro, politico e personale, tra due delle anime della Sicilia pandemica. L’ultima parola, comunque, spetta al Governatore.
I COMUNI INTERESSATI
I Comuni interessati dalla zona rossa nel Palermitano attualmente sono Palermo, Bagheria, Casteldaccia, Partinico, Giardinello, Borgetto, San Cipirello, Misilmeri, Baucina, Villafrati, Mezzojuso, Carini, Torretta, Cinisi, Termini Imerese, Lascari, Alimena, Giuliana, Santa Cristina Gela, Piana degli Albanesi, Villabate, Monreale e Belmonte Mezzagno.
LE REGOLE DELLA ZONA ARANCIONE
Riaprono i negozi che fino ad oggi, e per quasi un mese, erano rimasti chiusi, e riaprono anche altre cose, come i parrucchieri ad esempio.
Confermato il coprifuoco dalle ore 22 alle 5 del mattino. Nelle prossime settimane si valuterà se farlo partire dalle 23 o eliminarlo.
In zona arancione (come nella gialla) si tornerà a scuola e all’università in presenza dal 70 al 100%.
In zona arancione resteranno ancora chiusi al pubblico. Sarà possibile solo l’asporto sino alle ore 18. Consegna a domicilio consentita senza limiti di orario.
In un primo momento si valutava la riapertura anche in zona arancione, ma solo all’aperto. E’ passata invece la linea più prudente, resteranno ancora chiusi in questa zona.
Anche qui è passata la zona più prudente. Dunque in zona arancione gli sport di squadra e di contatto (es: calcetto, basket, pallavolo) dovranno ancora attendere, anche all’aperto.
In zona arancione, in attesa del pass, ci si dovrebbe poter spostare solo con autocertificazioni che certifichi:
- avvenuta vaccinazione
- esecuzione di un tampone Covid-negativo in un arco temporale recente (si ipotizza 48 o 72 ore, ma si attende il decreto per la definizione più precisa)
- avvenuta guarigione da Covid.
In zona arancione sarà possibile far visita ad amici e parenti (nell’ambito dello stesso comune), al massimo una volta al giorno e nel limite del coprifuoco, in un massimo di quattro persone, prima erano due.