Nicola Farruggio, presidente Federalberghi Palermo e Vice Presidente vicario Federalberghi Sicilia, non è molto ottimista riguarda l'estate che sta arrivando
La stagione estiva è ormai alle porte ma la Sicilia è ancora alle prese con l’epidemia di coronavirus, in maniera tra l’altro nettamente peggiore rispetto ad un anno fa.
Nicola Farruggio, presidente Federalberghi Palermo e Vice Presidente vicario Federalberghi Sicilia, non è molto ottimista riguarda l’estate che sta arrivando: “Il turismo a colori non funziona, la gente viaggia solo se ha la sicurezza che l’epidemia non c’è o che i contagi sono bassi.
Come successo in Sicilia lo scorso anno, ma quest’anno la situazione è peggiore. Le zone hanno dimostrato di non funzionare. Se si fosse chiuso tutto per uno-due mesi, probabilmente ora sarebbe diverso. Per guadagnare poche centinaia di euro, forse in questo modo, non chiudendo, ne abbiamo perse a migliaia”.
Scetticismo anche sulla scelta della quarantena: “L’ordinanza (che è stata rinnovata ieri ndr) prevede tamponi e quarantena, ed è chiaro che un turista prima di venire in Sicilia o ovunque in queste condizioni ci pensa non una ma cento volte. Farsi una vacanza con tamponi e obblighi non è l’ideale. Tra l’altro con questi colori non si sa se un giorno si è rossi e l’altro gialli, e cambia tutto”.
Farruggio lamenta poi una scarsa attenzione per quanto riguarda il settore alberghiero: “Siamo sempre rimasti aperti e abbiamo sempre fatto la nostra parte, ma sento che si parla poco delle nostre problematiche – dice -. Non parlo nemmeno dei ristori, che sono stati in certi casi umilianti nel vero senso della parola