Migranti, Lampedusa, un'altra notte di sbarchi - QdS

Migranti, Lampedusa, un’altra notte di sbarchi

Migranti, Lampedusa, un’altra notte di sbarchi

mercoledì 30 Giugno 2021

Sono 256 i migranti giunti sull'isoletta dell'Agrigentino a bordo di quattro imbarcazioni, soccorse o approdate sulla costa a partire da poco prima delle quattro del mattino. Nell'hotspot 660 persone

Oltre al naufragio costato la vita a cinque migranti è stata una notte di sbarchi quella che si è registrata a Lampedusa.

Sono 256 i migranti approdati sull’isola, a partire dalle 3,30, con quattro diversi barconi.

Tre imbarcazioni sono state soccorse al largo, la quarta – con sei tunisini a bordo – è invece riuscita ad arrivare, alle sette del mattino, direttamente in porto.

Anche ieri c’erano stati quattro sbarchi sull’isola per un totale di 136 persone.

I primi 120 migranti, di varia nazionalità, sono stati intercettati a circa 14 miglia a Sud dell’isola: erano su un’imbarcazione di otto metri.

I militari della Guardia di finanza li hanno trasbordati e hanno lasciato alla deriva la “carretta del mare”.

Alle 6,30 sono giunti sul molo Favarolo i trenta migranti che erano stati intercettati a 12 miglia dalla motovedetta Cp309 della Capitaneria di porto e poco dopo ne sono giunti altri cento.

Poi si è registrato, fra Lampedusa e Lampione, il naufragio: 5 i morti e 48 i superstiti.

Nell’hotspot 660 persone

Tutti i 256 migranti sbarcati fra la notte e l’alba a Lampedusa, sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove è previsto che giungano anche i 48 superstiti del naufragio avvenuto fra Lampedusa e Lampione.

Con il loro arrivo in contrada Imbriacola, nella struttura si arriverà a 660 ospiti a fronte di una capienza massima prevista per 250 persone.

Nel centro di prima accoglienza sono in corso le procedure di identificazione di tutti i nuovi arrivati che vengono anche sottoposti a tampone rapido anti-Covid da parte dei sanitari. Passaggi indispensabili coordinati dalla Polizia di Stato per poter pianificare – e la Prefettura di Agrigento è già al lavoro – i trasferimenti o verso la terraferma o sulle navi quarantena.

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