Meno lavoro, meno assistenza - QdS

Meno lavoro, meno assistenza

Meno lavoro, meno assistenza

martedì 08 Giugno 2010

Analisi dei dati del rapporto Inps 2009 sulle prestazioni istituzionali erogate per regione. Indennità di malattia, maternità e congedi parentali: la Sicilia indietro

PALERMO – Indennità di malattia, indennità di maternità e congedi parentali. Sono alcune delle prestazioni socio assistenziali momentanee e sostitutive della retribuzione da lavoro. Si tratta di benefici economici  erogati dall’Istituto nazionale di previdenza sociale a lavoratori e cittadini in un limitato periodo di tempo. Alte le richieste al Nord Italia, più basse invece al Sud e nelle Isole. La nostra regione si colloca in linea con la media nazionale. Questi i dati resi noti dall’istituto, presentati nel rapporto annuale inps 2009. Circa 2 miliardi di euro l’importo erogato per i trattamenti economici di malattia, 69 solo per le indennità corrisposte ai donatori di sangue. In testa Lombardia e Veneto rispettivamente con 181 mila e 163 mila beneficiari. Valori modesti al Sud.
 
Circa 150 mila i beneficiari in Campania e Calabria, 140 mila in Puglia e in Sicilia. A quali settori produttivi appartengono i beneficiari? Principalmente all’industria, ben il 39%, poi al settore del commercio con il 20%, seguono agricoltura, credito e assicurazioni, servizi pubblici e privati, con il 16, 12 e 9%. 4% dal settore trasporti. Esigua la provenienza da altri rami di attività produttiva.
Solo 2.994 milioni di euro invece l’importo per i trattamenti di indennità di maternità e paternità. I trattamenti assistenziali sono in questo caso suddivisi in base al tipo di rapporto di lavoro esistente al verificarsi dell’evento ed alla eventuale iscrizione del lavoratore interessato nella gestione dei lavoratori autonomi e nella gestione separata. Possono richiedere la prestazione socio assistenziale le lavoratrici dipendenti assicurate all’Inps o disoccupate nel caso in cui non sono trascorsi più di 60 giorni tra inizio del periodo di disoccupazione, sospensione o assenza di lavoro e la data di inizio del congedo di maternità, alle lavoratrici domestiche con almeno 26 contributi settimanali nell’anno precedente l’inizio del congedo, alle lavoratrici socialmente utili o impiegate in attività delle pubblica amministrazione.
 
L’indennità di paternità è invece pagata  a tutti i lavoratori dipendenti assicurati all’Inps per la maternità in caso di morte o grave infermità della madre. In questi casi è corrisposto l’80% della retribuzione giornaliera. Poco meno di 20 mila i beneficiari in Sicilia. Esiguo invece il dato relativo al congedo parentale, altra remunerazione sostitutiva alla retribuzione, concessa dall’Inps per un periodo complessivo di 10 mesi di assenza dal lavoro. Il sussidio è  riconosciuto dall’istituto per ciascun figlio nato, adottato o affidato. Anche qui i valori sono alti in Lombardia e Veneto. La media dei beneficiari nel 2009 per la nostra regione ha contato meno di 10 mila soggetti.

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