Sul tavolo ci sono 1,4 milioni di euro per la stesura del progetto preliminare: si valuta un collegamento che consentirebbe ai tir delle navi container di bypassare i quartieri residenziali
PALERMO – La Giunta Orlando ha approvato un accordo di collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale per lo studio di fattibilità del tunnel di collegamento tra il porto e le autostrade. Un’opera mastodontica da oltre un miliardo di euro di cui si parla da più di vent’anni e che a novembre 2019 l’allora vice ministro delle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri aveva rispolverato durante una visita alla sede palermitana del Provveditorato interregionale per le Opere pubbliche Sicilia-Calabria.
Il cosiddetto “passante autostradale”, lungo dodici chilometri, consentirebbe ai tir che sbarcano a Palermo dalle navi container di raggiungere direttamente la A29 per Mazara del Vallo e Trapani e l’aeroporto Falcone Borsellino (con uno svincolo all’ospedale Cervello), la A19 per Catania e la A20 per Messina (con un imbocco all’altezza di Villabate) senza attraversare i quartieri residenziali. Se il proposito è decongestionare il traffico di mezzi pesanti in arterie sempre intasate come via Messina Marine, via Crispi, via Ausonia e via Belgio, l’analisi costi/benefici dovrà giustificare la necessità di questa infrastruttura a fronte dell’obiettivo dichiarato del presidente dell’Autorità Portuale Pasqualino Monti di dirottare buona parte del traffico merci verso il porto di Termini Imerese. In questi anni lo scalo termitano è stato oggetto di massicci investimenti da decine di milioni di euro e di una profonda ristrutturazione per adeguarlo alla sua nuova funzione di terminal mercantile, mentre nel capoluogo dovrebbe restare soltanto la parte merci destinata alla città.
L’altro interrogativo cui si dovrà rispondere riguarda la quota di mezzi pesanti presenti sulla circonvallazione, indubbiamente una delle strade più trafficate della città. Il tunnel distoglierebbe un certo numero di tir da viale Regione Siciliana, che però avrebbe bisogno a prescindere di una serie di interventi non più rinviabili come gli svincoli Francia e La Malfa, il sottopasso di via Perpignano e il raddoppio del Ponte Corleone. Di quanto traffico si vedrebbe effettivamente alleggerita la circonvallazione grazie al tunnel?
A rispondere a questi quesiti dovrà essere il progetto preliminare, finanziato con le risorse (1,4 milioni) previste dal decreto 171 del 10 maggio 2019 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che “ha individuato, tra gli altri – si legge nella delibera di Giunta – i comuni capoluogo di Città Metropolitane quali destinatari, in sede di prima attuazione e in via sperimentale, delle risorse finanziate con il Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review delle infrastrutture già finanziate. Con il citato decreto sono state previste per la città di Palermo, nel triennio 2018, 2019 e 2020, risorse per un importo complessivo di €.1.474.000,00”.
Fondi poi trasferiti a Palazzo delle Aquile in due tranche (572 mila e 829 mila euro) grazie ad altri due decreti del Mit rispettivamente del 18 e del 30 dicembre 2020. L’accordo nasce dall’esigenza di coordinare le fasi di progettazione e accesso al finanziamento tra i diversi enti pubblici coinvolti nella realizzazione dell’opera (Provveditorato delle Opere pubbliche, Autorità portuale, Regione Siciliana, Anas, Gesap e Comune). A svolgere il ruolo di stazione appaltante sarà la stessa Autorità portuale, che si impegnerà, stando all’accordo, a “provvedere alla nomina di un nuovo Responsabile unico del procedimento, predisporre il quadro economico dell’intervento relativo all’articolazione della spesa, avviare le procedure di gara relative all’appalto” e aggiornare un vecchio progetto preliminare risalente al 2006, che riguardava però solo il tratto Nord in direzione Trapani.
La procedura per l’utilizzo del finanziamento è iniziata il 3 giugno e la gara di appalto per la progettazione dovrà essere indetta entro 270 giorni, ossia entro il 28 febbraio 2022.