Primo centro Bioimmagini e Radioterapia nel Meridione - QdS

Primo centro Bioimmagini e Radioterapia nel Meridione

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martedì 27 Aprile 2010

Alta tecnologia in Sanità: inaugurazione a Cefalù presso l’ospedale San Raffaele Giglio. L’assessore Russo: “Primo passo per invertire i viaggi della speranza”

PALERMO – Nasce a Cefalù il primo centro di Bioimmagini e Radioterapia per la diagnosi e la terapia mirata dei tumori. Ad ospitare l’innovativa strumentazione del polo oncologico, la Fondazione istituto San Raffaele G. Giglio che ha realizzato il progetto in collaborazione con il laboratorio di Tecnologie oncologiche (Lato Hsrgiglio).
Ieri la cerimonia di inaugurazione, alla quale ha preso parte l’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, il presidente del San Raffaele Giglio e della Lato Hsrgiglio Stefano Cirillo ed Antonio Emilio Scala.
Il Polo Oncologico di Cefalù ha come scopo l’utilizzo combinato di tecnologie all’avanguardia per la diagnosi e la terapia mirata dei tumori. E le nuove tecnologie del Centro vengono già impiegate nella “breast unit”, unità di senologia, per la quale sono state installate e messe in rete tutte le tecnologie necessarie per caratterizzare l’aggressività del tumore (RM, Medicina nucleare – Pet/Tc, laboratori di Anatomia patologica, proteomica e genomica) e per la radioterapia intraoperatoria con Iort, che permette di risparmiare alla paziente quasi due mesi di radioterapia post-chirurgica.
L’ultima installazione del Polo Oncologico di Cefalù è la MRgFUS, un sistema di termoablazione utilizzato per la riduzione del dolore nei tumori ossei e per i fibromi uterini.
“Il San Raffaele Giglio punta ad essere un cancer center del Mediterraneo – ha detto il presidente Cirillo – un riferimento dove i pazienti possono trovare delle risposte anche qui in Sicilia, evitando così di intraprendere i viaggi della speranza. I vantaggi per i pazienti sono innumerevoli, se consideriano che un polo  oncologico – ha riferito il presidente Cirillo – rispetto all’ospedale tradizionale ha una sopravvivenza doppia per i pazienti trattati.

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