Mamma e bimbo adesso stanno bene. Ma ciò che è successo a loro non è così infrequente. A Palermo registrata un'ampia casistica.
Una paziente in gravidanza che presentava un’anomalia di impianto placentare e segni di accretismo e percretismo, che hanno determinato un’invasione vescicale ad opera della placenta, è stata sottoposta nei giorni scorsi ad intervento chirurgico negli ospedali riuniti ‘Villa Sofia – Cervello’.
La diagnosi
La paziente, che era stata inviata all’ospedale ‘Cervello’ da un ospedale di provincia, è stata ricoverata in regime di urgenza nell’unità di ostetricia e ginecologia, dove ha eseguito tutto l’iter diagnostico e strumentale per la classificazione del caso e degli indici di rischio. “In particolare – si legge in una nota dell’azienda – la valutazione ecografica evidenziava un’invasione vescicale ad opera della placenta. In tempi rapidi è stato programmato il taglio cesareo.
L’intervento ha coinvolto un corposo team multidisciplinare, con una vasta esperienza. Infatti, negli ultimi due anni, l’ospedale ‘Cervello’ ha registrato un’ampia casistica di pazienti affette da anomala inserzione placentare“. L’équipe medica che ha eseguito l’intervento è stata formata da una quindicina di medici specialisti nelle varie discipline. Dopo l’intervento, per mamma e bambino, che oggi stanno bene, si è predisposto un periodo di osservazione e controllo dei parametri vitali.
“Un risultato – dice il direttore generale dell’azienda ‘Villa Sofia- Cervello’ di Palermo, Walter Messina – che si deve alla collaborazione e alle competenze dell’intero team ospedaliero che, grazie ad una consolidata formazione, può vantare un ‘expertise’ altamente qualificata ed in linea con i più elevati standard europei. Ciò permette ai nostri specialisti di affrontare in totale sicurezza questa rara e complessa patologia della gravidanza, confermandone l’elevata professionalità” .