Dopo il ddl D’Asero (Pdl), altro decreto del Pd al vaglio della commissione Bilancio. L’assessore al ramo: “Utilizzerò i fondi Fse di mia competenza”
ALERMO – Parte l’iter legislativo del Credito d’imposta regionale per l’incremento dell’occupazione.
Il disegno di legge, presentato dal Gruppo Pd all’Ars fa il paio con un secondo testo di legge, quasi gemello, se non fosse che è stato firmato da Nino D’Asero del Gruppo Pdl-lealista: Credito d’imposta per l’occupazione. Entrambi i testi, di fatto, ricalcano l’art.2, commi 539-548 della finanziaria 2008, convertita, successivamente, nella L.N. 31/08.
La legge è al momento in stand-by perché in attesa di finanziamento dal 2009. Rimane, inoltre, una seconda sostanziale differenza, imposta dall’originaria matrice partitica della legge, rintracciabile nell’Ulivo, che dà a pieno titolo diritto al Pd siciliano di adottarne integralmente il testo. Sta di fatto che, per entrambi si è avviata l’istruttoria, con l’audizione di Nicola Lenza, assessore regionale al Lavoro, convocato, ieri in commissione Bilancio e Finanze. Nel corso dei lavori è emersa, la volontà del Governo di annullare le dicotomie, ed intraprendere tutte le procedure necessarie tali che possano essere integrati alla legge 9/09 Norme in materia di aiuti alle imprese. “è possibile avviare un processo automatico che ci fa spendere subito e bene, attivando tutte le procedure necessarie e utilizzando i fondi Fse di mia competenza, da destinare all’occupazione”, conclude Nicola Leanza.
I provvedimenti sono rivolti ai datori di lavoro che assumono, aumentando la base occupazionale dell’impresa. Una condizione sine qua non è bloccato l’accesso all’agevolazione fiscale, sottoforma di credito d’imposta, pari a 333 euro per ciascun lavoratore dipendente assunto.
Il budget raggiunge i 416 euro al mese, se si rivolge a lavoratrici. Nel dettaglio, la misura è riconosciuta per ciascun lavoratore neoassunto entro il 2010, e può essere speso entro il 2012, per un finanziamento complessivo di 150 mila euro, da attingere dai Fondi comunitari.
La normativa specifica altresì, le condizioni che danno diritto di beneficiare dell’agevolazione fiscale, stabilendo, tra l’altro, che siano rispettate le prescrizioni previste dai contratti collettivi nazionali, per tutte le unità lavorative impiegate. Va inoltre evidenziato che, rispetto all’analoga normativa nazionale, nel testo di legge si fa esplicito riferimento ai lavoratori svantaggiati, intesi tra i soggetti per la cui assunzione è concesso il beneficio. Tale precisione segna il solco con il testo firmato da Nino D’Asero, in cui è ammessa, invece, la categoria degli Lsu, con la conseguenze trasformazione da precario a stabile, e le correlate prescrizioni normative. I due disegni di legge, una volta abbinati in un unico testo base, sarà esaminato dalla commissione bilancio la prossima settimana.