La fotografia della situazione in un dossier elaborato dall’associazione “Lavori in corso”. Un’emergenza irrisolta, tra occupazioni abusive e strutture mai completate
CATANIA – 133 mila famiglie a cui vanno aggiunti 17.550 studenti universitari fuori sede, migliaia di immigrati per 166 mila alloggi. Questi i numeri della situazione abitativa a Catania raccolti nel dossier sulla casa, realizzato dall’associazione Lavori in Corso, di cui fanno parte La Periferica, i Cordai, U Cuntu, Stp1 e Catania notizie. Le cifre indicherebbero una proporzione tra la domanda e l’offerta, eppure, andando a fondo, la situazione che emerge è tutt’altro che proporzionata.
Agli alloggi disponibili, infatti, bisogna sottrarre quelli fatiscenti o da ristrutturare, che rappresentano un’alta percentuale: a Catania, infatti, il 70 per cento delle abitazioni risale a prima degli anni ‘70. Inoltre, negli ultimi anni si è assistito ad un aumento vertiginoso dei canoni di locazione, circa il 165 per cento in dieci anni; aumento direttamente proporzionale al numero degli sfratti passati da 22 nel 2002 a 541 nel 2008.
“Lo studio nasce dal bisogno di trattare un argomento scottante e poco battuto dall’informazione catanese – spiega Giuseppe Scatà, di “U Cuntu” – che con la crisi non riguarda più solo le fasce sociali più disagiate, ma tutti”. Non c’è solo chi la casa non ce l’ha, infatti, ma anche chi ne ha una, spesso, non arriva a pagare l’affitto o il mutuo: il 78,8 per cento per cento degli sfratti effettuati nel 2008 sono stati per morosità.
“Il canone è sempre più elevato e supera di gran lunga il tetto del 30 per cento che la gente ha indicato come la soglia massima di spesa per l’affitto – aggiunge Giorgio Alecci dell’associazione Lavori in Corso – gli appartamenti disponibili sono spesso privi dei servizi principali, non allacciati alla rete fognaria e interessati da problemi strutturali. A questo bisogna aggiungere l’insufficienza delle politiche pubbliche sulla casa e la trasformazione dei quartieri periferici in luoghi di disagio sociale”.
Secondo i dati raccolti nel dossier, a Catania, sarebbero 13 mila le domande di un alloggio, a cui vanno aggiunte le 1800 del 2006, per un totale di circa 15 mila famiglie in attesa di un alloggio; gli alloggi sociali esistenti sarebbero solo 11 mila e tutti occupati, spesso abusivamente (sono circa 6000 gli abusivi dal 2001 ad oggi che occupano appartamenti comunali o dell’Iacp). A questo va aggiunto che gli ultimi consegnati sono stati 64, e l’anno era il 2005 e i 144 alloggi di due delle Torri di Librino, finanziati dalla Regione negli anni ‘90, non sono ancora stati completati.