Nella città di Sturzo, Roccuzzo supera Gruttadauria, vice dell'uscente Ioppolo, delfino di Musumeci. Barbagallo (Pd), "ncoraggiante". Cancelleri (M5s), "Avviso di sfratto al Governo regionale"
In Sicilia l’alleanza Pd-M5s spodesta il centrodestra dal Comune di Caltagirone, uno dei più grossi coinvolti in questa tornata elettorale, oltre a essere ricco di storia politica visto che è la città di don Luigi Sturzo, ha prevalso al primo turno Fabio Roccuzzo.
Il candidato del centrodestra, Sergio Gruttadauria, vice del sindaco uscente, Gino Ioppolo, braccio destro in DiventeràBellissima del presidente della Regione Nello Musumeci, ha avuito una buona affermazione ma non ce l’ha fatta.
Nella regione dove si è votato in 42 comuni (13 con più di 15mila abitanti) l’affluenza è stata del 56,66%. Erano chiamati alle urne 537.294 elettori.
I votanti sono stati in calo in tutti i Comuni: a San Cipirello (Palermo) ha votato il 39,5% con un calo del 28,85% e l’unica candidata sindaco non è stata eletta perchè non è stato raggiunto il quorum.
A Vittoria, grosso centro agricolo ragusano, non ce l’ha fatta per una manciata di voti a primo turno Francesco Aiello, 75 anni, ex Pci, che è stato già sindaco di Vittoria per ben sei volte e deputato regionale in tre legislature.
Aiello è sostenuto da una coalizione di centrosinistra con Partito Democratico, Socialisti-Vittoria in azione, Cento Passi e Aiello Sindaco. Con lui al ballottaggio il candidato del centrodestra Salvo Sallemi, sostenuto da Fratelli d’Italia (per lui si è scomodata persino Giorgia Meloni, all’indomani dell’inchiesta di Fanpage), Lega e DiventeràBellissima.
A San Cataldo è andato al ballottaggio Gioacchino Comparato, anche lui candidato dall’alleanza Pd-M5s, con Claudio Vassallo, appoggiato dalla Lega e da Fratelli d’Italia.
I risultati fanno gioire i vertici giallorossi.
Il segretario regionale del Pd Antony Barbagallo ha commentato: “E’ un risultato che non esito a definire incoraggiante con la vittoria a Caltagirone di Fabio Roccuzzo se si considera che qui il Centrodestra si è presentato unito e compatto a sostegno del suo candidato. Ma qui a Caltagirone regge l’accordo tra PD e Cinquestelle: un esito che conferma i risultati conseguiti anche nelle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre nel resto d’Italia. Caltagirone è il modello da seguire in Sicilia”.
Mentre il sottosegretario del M5s alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, ha affermato: “Risultati entusiasmanti per il M5s in Sicilia: questo dimostra la grande capacità di fare sinergia sui territori e rafforzare, passo dopo passo, l’asse innanzitutto con il Pd e con altre forze di sinistra e civiche”.
“Caltagirone – ha aggiunto Cancelleri – è l’avviso di sfratto al Governo Musumeci perché dimostra che la coalizione del M5s-Pd e forze di sinistra battono il centro destra anche se unito”.
A Porto Empedocle (Agrigento) però il M5s ha visto bocciata la sindaco uscente Ida Carmina dal candidato di Forza Italia Calogero Martello.