Piano nazionale borghi, la Regione deve scegliere a chi dare 20 milioni - QdS

Piano nazionale borghi, la Regione deve scegliere a chi dare 20 milioni

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Piano nazionale borghi, la Regione deve scegliere a chi dare 20 milioni

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martedì 02 Novembre 2021

Ministero della Cultura, 800 milioni per la riqualificazione dei piccoli borghi e 200 per incentivi e sostegno alle imprese artigianali. Ogni regione avrà un suo borgo pilota. La Sicilia non ha scelto

Sarà un novembre cruciale per i borghi: è in arrivo il piano nazionale da un miliardo di euro ma bisognerà farsi trovare pronti, cogliere le opportunità che si presenteranno coi nuovi bandi, rispettare le linee guida.

La Sicilia si farà trovare preparata? A parlare del piano nazionale Borghi è stata Angelantonio Orlando, dirigente della struttura del ministero della Cultura: “Le risorse saranno suddivise in 800 milioni per la riqualificazione dei piccoli borghi e 200 per incentivi e sostegno alle imprese artigianali. In particolare, 420 milioni saranno destinati a 21 borghi pilota (20 milioni ciascuno), uno per regione e province autonome da questi individuati.

Le linee guida saranno pubblicate a novembre ed entro il primo trimestre 2022 le regioni dovranno presentare al Mic il progetto di riqualificazione: la scadenza per il decreto che assegnerà le risorse è giugno 2022. Altri 380 milioni andranno a 229 piccoli centri. Il bando verrà pubblicato a novembre e le candidature dovranno arrivare entro febbraio”.

La Regione siciliana deve scegliere il suo borgo

All’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina, il Qds ha chiesto se è stato individuato il borgo isolano per il progetto pilota e secondo quali criteri è avvenuta/avverrà la scelta.

“Al momento non c’è una rosa di candidature – ha risposto Messina – ma la nostra Isola è ricca di borghi, sono tanti e alcuni potrebbero essere interessati da una importante opera di riqualificazione. La Regione Siciliana si riserva di prendere una decisione in merito adottando criteri opportuni di scelta per indicare al Ministero della Cultura il progetto di riqualificazione più adatto, nel frattempo attendiamo indicazioni dal Governo nazionale sui parametri da seguire per le valutazioni”.

L’assessore ha infine aggiunto: “Va detto che il governo Musumeci in tre anni ha speso circa 200 milioni di euro in oltre 220 interventi di riqualificazione. Con Terna e Enel sono stati sottoscritti investimenti per 550 milioni. Siamo intervenuti con 285 milioni su strade che, fra le altre cose sono di competenza delle ex Province, ma rimangono strumenti fondamentali per raggiungere questi luoghi spesso in zona montuose. La nostra scommessa è che la buona politica deve rendere attraenti i borghi non solo per i visitatori ma per chi, in questi piccoli centri, vuole vivere tutto l’anno”. 

Adriano Agatino Zuccaro

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