Cancelleri difende il suo Frecciabianca, "Lento e caro? Falso, ecco perchè" - QdS

Cancelleri difende il suo Frecciabianca, “Lento e caro? Falso, ecco perchè”

Cancelleri difende il suo Frecciabianca, “Lento e caro? Falso, ecco perchè”

giovedì 11 Novembre 2021

Il sottosegretario ai Trasporti: "Alta velocità? Non l'ho mai detto e nessuno ha usato toni trionfalistici. E' un treno che collega molto meglio la Sicilia con il resto d'Italia"

Mai e poi mai si sarebbe immaginato le critiche, i post, l’ironia sui social, analisi così puntigliose da parte di gente, esperta e non, su orari e percorsi che nemmeno Csi.

All’indomani della presentazione di un treno nuovo, il Frecciabianca, arrivato in Sicilia e che domenica farà il suo primo viaggio. Il sottosegretario ai Trasporti, Giancarlo Cancelleri, si è trovato forse spiazzato da tutto questo che, pochi giorni dopo aver “tagliato il nastro” del Frecciabianca a Catania, si è trovato costretto a dover spiegare su Facebook il senso, il perchè di tutto questo.

Una diretta di 27 minuti, che però non è servita a placare gli animi. Tutt’altro.

Ma come, si legge nei commenti social, alta velocità e poi il tempo di percorrenza è lo stesso? E poi tre euro in più per 2 minuti in meno? E da Palermo a Messina ci si mette 4 ore e 15 minuti, ma che linea è? Questi e molti altri il tenore dei posto spuntati fuori, letteralmente, come funghi, in giro per la rete.

Sottosegretario Cancelleri, sembra quasi che in Sicilia sia stato tolto un treno, un servizio, e non che sia stata aggiunta una novità. Si è spiegato il perchè?

Nessuno ha usato treni trionfalistici. E nessuno ha parlato di Alta velocità, di rivoluzione. Nulla di tutto questo. Abbiamo fatto una semplice presentazione, che a nostro avviso era utile e doverosa per informare i siciliani, e abbiamo detto come questo sia un piccolo passo in avanti. Perchè lo è.

E in che modo? Non è più veloce, costa di più per un risparmio, in tempistica, irrisorio. 

Non è un treno regionale e non serve per andare da Palermo a Catania o per fare un viaggio in Sicilia. Questo lo avevamo già spiegato. Ha una visione molto più ampia, è un treno che serve per collegare l’Isola a Roma, Milano, al Nord Italia, tutto con un semplice biglietto. Fa parte di uno splendido meccanismo di interconnessione, perchè se prendo un Frecciabianca arriverò a Messina, salirò sull’aliscafo che mi porterà comodamente sul Frecciarossa diretto a Roma, Milano, Torino, o altrove. E tutto, ripeto, con un biglietto. A me questo sembra un passo in avanti, anche perchè…

Anche perchè?

Non ci metterà molto meno tempo tra Palermo e Catania o tra Catania e Messina, ma tra la Sicilia e Roma, ad esempio, sì. Molto meno tempo. Da Catania alla Capitale ci starà 7 ore e 10 minuti anziché 9, da Caltanissetta ed Enna ci impiegherà 8 ore e mezzo e non 11 ore a mezza. Non mi pare poco.

Se si fa il calcolo da Palermo, è ovvio che non conviene, ma si è scelto di far partire il Frecciabianca dal capoluogo siciliano perchè la manutenzione è migliore e ci sono più depositi. Da Palermo ci sono comunque ottimi treni regionali veloci che tutti possono prendere.

A parte la velocità o il costo, l’altra critica è che si tratta di un treno “vecchio”

A proposito del costo, voglio dire che tra l’altro i prezzi che girano sui social non sono nemmeno troppo veritieri perchè ci sono biglietti anche a costo inferiori (16.90 euro contro 19.90 da Palermo a Messina ndr), ma ripeto, nessun obbliga a prendere il Frecciabianca. Che tra l’altro, questo lo voglio dire, non costa un euro ai siciliani. Non costa un euro e non è stato tolto nessun servizio, anzi è stato un’aggiunta, un’ulteriore possibilità, con un rischio che ricade tutto su Trenitalia. Il Frecciabianca infatti è un treno “a mercato”, non ha sovvenzioni pubbliche, si sosterrà economicamente soltanto con gli eventuali biglietti.

E non è vecchio?

Assolutamente no. Altra menzogna. Non è, come ho letto, un treno “preso dal nord e portato in Sicilia”, presa come se fosse il cimitero dei treni vecchi. Questo Frecciabianca è identico a quelli che troviamo al Nord. Le carrozze sono uguali, anzi in Sicilia, a dirla tutta, c’è un locomotore, il 464, più moderno rispetto al 402B che troviamo al Nord. 

Fatto sta comunque che lo slogan “alta velocità anche in Sicilia” a molti è parsa non solo un’esagerazione, ma una bugia, una presa in giro

Nessuno ha mai detto alta velocità o altro. Per quella, stiamo lavorando, con investimenti in Sicilia di nove miliardi di euro. Quando tutto sarà pronto, Palermo-Catania potrà essere fatta in due ore, con i Frecciarossa, quelli si con velocità di punta che permetteranno questo e altro. Ma ci vogliono altre infrastrutture per l’alta velocità ed è proprio quello che stiamo realizzando.  Nessuno ha utilizzato toni trionfalistici, chi mi conosce sa che sono umile. Dovrei e potrei farli dicendo, ad esempio, che dopo dieci anni nel 2022 tornerà l’Intercity per Agrigento, che consentirà di liberare km/treno nel contratto regionale e quindi di aggiungere altri treni e corse nelle tratte che ne hanno bisogno.

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