Per accertare l'identità del cadavere manca solo l'autopsia. La donna non si era più ripresa dopo la perdita improvvisa del figlio.
Domenica sera è riaffiorato un cadavere dalle acque del lago di Garda. L’ipotesi è che si possa trattare di Paola Tonoli, la donna scomparsa da San Felice del Benaco due settimane fa.
Il cadavere è difficilmente riconoscibile a causa dell’avanzato stato di composizione. A lanciare l’allarme, un passante che ne ha individuato la presenza.
A coincidere con la descrizione di Tonoli la corporatura, l’abbigliamento, il luogo del ritrovamento nei pressi del luogo in cui sono stati ritrovati i vestiti. L’identità sembra quasi certa, ma mancano però ancora i risultati dell’autopsia.
Il dolore per la perdita del figlio
Paola Tonoli, di 43 anni, è la mamma di Samuele Freddi, un ragazzo di 20 anni morto la scorsa estate nella loro casa a Manerba a causa di un malore.
La sera precedente al decesso, il giovane aveva litigato con gli amici ed era caduto a terra ma, dopo essersi recato in ospedale, aveva deciso di firmare le dimissioni e tornare a casa.
Nel corso delle indagini, i cani molecolari hanno portato gli inquirenti sulla tomba del ragazzo. Inoltre erano emerse le immagini delle telecamere di videosorveglianza che l’hanno ripresa a scavalcare la recinzione del promontorio di San Fermo e, più tardi, lasciare l’area che si affaccia sull’isola del Garda con abiti diversi da quelli che indossava durante le prime riprese.
Altre telecamere hanno individuato il suo passaggio fino alle prime luci dell’alba.
Il mistero del bancomat
Nonostante le ricerche si siano interrotte per ordine della Prefettura, i carabinieri hanno continuato a indagare. E hanno registrato dei prelievi di denaro dal bancomat della donna in date successive alla scomparsa. Resta dunque da chiarire – qualora il cadavere fosse il suo – chi abbia effettuato le operazioni.