Il Consiglio d'amministrazione, dopo una riunione di sei ore, ha deciso di nominare un Comitato ad hoc per esaminare la manifestazione interesse non vincolante proposta dall'americana Kkr
Il Cda di Tim, dopo una riunione fiume conclusasi ieri sera sotto la presidenza di Salvatore Rossi, “ha preso atto della remissione delle deleghe da parte di Luigi Gubitosi” amministratore delegato e direttore generale della società “procedendo a un riassetto della governance” che “garantisce da subito, nell’interesse di tutti gli stakeholder, la piena operatività del gruppo”
In un Consiglio d’amministrazione infuocato, protrattosi per sei ore, la soluzione trovata per sbloccare il dossier Kkr è stata quella di affidare le deleghe di Gubitosi al presidente Rossi e sostituirlo nell’incarico di direttore generale con Pietro Labriola, che resterà ceo di Tim.
Ma soprattutto, per esaminare la manifestazione interesse non vincolante proposta dall’americana Kkr, è nato un Comitato ad hoc in cui, oltre allo stesso Rossi, avrà un ruolo di rilievo Paola Sapienza, che – nominata Lead Independent Director – sarà, in un certo senso, la garante del Mercato.
Il Cda, si legge in una nota, “in relazione alla manifestazione di interesse indicativa e non vincolante inviata da Kohlberg Kravis Roberts & Co. (Kkr), lo scorso 19, riservandosi di valutare ogni opzione strategica nell’interesse della società e degli stakeholder ha istituito, su proposta del Comitato per il Controllo e Rischi un Comitato ad hoc costituito dal presidente del Cda e da quattro amministratori indipendenti: il Lead Independent Director e gli amministratori Paolo Boccardelli, Marella Moretti e Ilaria Romagnoli”.
Gubitosi, che detiene 3.957.152 azioni di Tim, è rimasto consigliere d’amministrazione e il presidente Rossi, a nome del Cda, gli ha espresso “il ringraziamento più sentito per il lavoro svolto”.
A Rossi sono state attribuite responsabilità e deleghe relative a Partnership & Alliances, Institutional Communications, Sustainability Projects & Sponsorship, Public Affairs, nonché la responsabilità di gestione degli assetse delle attività di Tim di rilevanza strategica per il sistema di difesa e di sicurezza nazionale.
Labriola nuovo direttore generale
Come detto, inoltre, il Cda “ha deliberato di nominare come direttore generale, Pietro Labriola, che manterrà la carica di ceo della controllata Tim sa, determinandone attribuzioni, facoltà e poteri, in modo da garantire assoluta continuità e stabilità nella gestione aziendale. Le suddette deliberazioni sono soggette alle comunicazioni e determinazioni di tutte le Autorità ed altri soggetti coinvolti”.
Pietro Labriola, che non risulta in possesso di azioni Tim, ha espresso un sentito ringraziamento al Consiglio di Amministrazione per la fiducia dimostrata e ha assicurato il massimo impegno nell’accompagnare Tim nel suo percorso di sviluppo.
Un passo essenziale del Ceo Succession planning
La soluzione di governance individuata, rileva Tim in una nota diffusa dopo il Cda, “costituisce un passo essenziale del processo di Ceo Succession planning, sul quale continua l’impegno del Consiglio nel suo insieme e, in particolare, del Comitato per le nomine e la remunerazione, assistito dall’advisor Spencer Stuart. Impegno teso a definire una leadership esecutiva di medio termine della società stabile e duratura, che tenga conto dell’evoluzione dell’assetto societario complessivo di Tim e del relativo perimetro di attività”.