Fondi Ue 2022-2027, anche in Sicilia aiuti per Green e digitale, il piano - QdS

Fondi Ue 2022-2027, anche in Sicilia aiuti per Green e digitale, il piano

Fondi Ue 2022-2027, anche in Sicilia aiuti per Green e digitale, il piano

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giovedì 02 Dicembre 2021

I fondi serviranno per aiutare le regioni meno favorite ad affrontare la transizione verde e digitale, ma anche a combattere sfide strutturali come lo spopolamento.

Via libera della Commissione europea alla carta dell’Italia per la concessione degli aiuti a finalità regionale dal primo gennaio 2022 al 31 dicembre 2027 nel quadro degli orientamenti riveduti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale.

Gli aiuti, a cosa servono

Questi orientamenti, si legge in una nota di Bruxelles, consentono agli Stati membri di aiutare le regioni europee meno favorite a recuperare il ritardo accumulato e di sostenere le regioni che affrontano una transizione o sfide strutturali, come lo spopolamento, affinché possano contribuire pienamente alla transizione verde e digitale.

Allo stesso tempo, gli orientamenti riveduti mantengono solide garanzie per impedire agli Stati membri di utilizzare fondi pubblici per innescare la delocalizzazione di posti di lavoro da uno Stato membro dell’UE a un altro, aspetto essenziale per la concorrenza leale nel mercato unico.

La Sicilia tra le regioni destinatarie dei fondi

La carta degli aiuti a finalità regionale dell’Italia indica che le regioni italiane ammissibili agli aiuti pubblici per investimenti (zona A) sono: Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna per un totale del 32% della popolazione nazionale.

L’Italia, si legge ancora nella nota della Commissione, avrà anche la possibilità di designare cosiddette “zone c non predefinite”, per un massimo del 9,99 % della popolazione nazionale, a cui concedere aiuti per investimenti. Una volta definito un futuro piano territoriale per una transizione giusta nell’ambito del regolamento sul Fondo per una transizione giusta, l’Italia, si precisa ancora nella nota di Bruxelles, avrà la possibilità di notificare una modifica della carta degli aiuti a finalità regionale approvata oggi, al fine di applicare un potenziale aumento dell’intensità massima di aiuto nelle future aree di transizione giusta, come specificato negli orientamenti riveduti per le “zone a”. (ANSA).

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