Sciopero autotrasportatori, appello di Confagricoltura al Viminale - QdS

Sciopero autotrasportatori, appello di Confagricoltura al Viminale

Sciopero autotrasportatori, appello di Confagricoltura al Viminale

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sabato 12 Marzo 2022

Il presidente di Confagricoltura, Giansanti, ha scritto al ministro Lamorgese, sulla situazione che si prospetta dall’inizio della prossima settimana con lo stop annunciato dell'autotrasporto

Le agitazioni previste per i prossimi giorni del settore trasporto su gomma, oltre ai disagi più generali connessi alla movimentazione delle merci, determinerà difficoltà ancora più incisive in ordine allo spostamento e alla consegna dei prodotti agricoli deperibili alla distribuzione, alla consegna dei mangimi agli allevamenti e all’attività quotidiana di raccolta del latte”. Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, scrive al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, sulla situazione che si prospetta dall’inizio della prossima settimana con lo stop annunciato dell’autotrasporto e la manifestazione del settore del 19 marzo.

“Evitare che situazione peggiori”

Giansanti ha chiesto in particolare attenzione al tema “con l’auspicio che il Viminale possa assicurare il regolare svolgimento delle attività, evitando un peggioramento della situazione”, scrive ancora Confagricoltura che nei giorni scorsi, insieme ad altre nove organizzazioni, aveva già sottoscritto un appello al Governo per manifestare la preoccupazione della filiera zootecnica in seguito all’annuncio delle agitazioni degli autotrasportatori.

Garante chiede revoca dello sciopero

“Trasportounito revochi lo sciopero proclamato il 14 marzo prossimo”. La richiesta arriva dal Garante per l’attuazione della legge sullo sciopero che indica come la mobilitazione viole alcuni criteri di legge: il mancato rispetto del termine di preavviso e l’obbligo di predeterminazione della durata dell’astensione. In base a questo dunque il Garante invita il sindacato a “riformulare l’azione collettiva in conformità della legge” riservandosi di valutare nel caso, ogni altra valutazione che dovesse emergere.

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