L'oligarca russo e i negoziatori di pace ucraini hanno manifestato sintomi di sospetto avvelenamento dopo un incontro a Kiev
L’oligarca russo Roman Abramovich e i negoziatori di pace ucraini hanno manifestato sintomi di sospetto avvelenamento dopo un incontro a Kiev all’inizio di questo mese nelle trattative di pace tra Ucraina e Russia. Lo riporta il Wall Street Journal.
La ricostruzione
Il proprietario russo era stato indicato come mediatore nel conflitto tra Russia e Ucraina. Secondo le indiscrezioni delle ultime ore, sarebbe volato a Mosca con un aereo privato dalla Turchia recando una lettera di Zelensky per Putin.
Il tentativo di avvelenamento, secondo quanto riportato, risalirebbe all’inizio di marzo. Abramovich e gli altri uomini avrebbero sviluppato sintomi che includevano occhi rossi, lacrimazione costante e dolorosa e desquamazione della pelle del volto e delle mani. Non sarebbero in pericolo di vita. Il sospetto attacco potrebbe essere stato commesso da alcuni a Mosca che volevano sabotare le trattative per mettere fine alla guerra.