Il leader della Lega: “Parla a titolo personale, non rappresenta nessuno”. Ma il presidente uscente tira dritto: “Lavoro sporco lo abbiamo fatto noi”
PALERMO – “Per Dell’Utri il migliore candidato alla Regione siciliana è Nello Musumeci? Parla a titolo personale, non mi sembra che rappresenti nessuno…”.
Il leader della Lega Matteo Salvini, insieme con il suo avvocato Giulia Bongiorno, si trovava ieri nell’Aula bunker dell’Ucciardone, a Palermo, per partecipare all’udienza del processo Open Arms, dove l’ex ministro dell’Interno è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver impedito lo sbarco ai profughi soccorsi dalla nave dell’ong nell’estate del 2019.
Ma il blitz siciliano è stato un’occasione per tornare a parlare di elezioni e commentare la recente uscita dell’ex senatore di Forza Italia, secondo cui Musumeci sarebbe il candidato ideale per le Regionali di ottobre in Sicilia.
Il centrodestra ha quattro candidati
Il gelo di Salvini sul Presidente uscente conferma la spaccatura all’interno del centrodestra che così rischia di giocare molto male le sue carte anche nella partita delle amministrative a Palermo: “A me – ha spiegato il leghista durante una pausa del processo Open Arms – piacerebbe che la Lega e il centrodestra al completo, o quasi, fossero protagonisti della rinascita dopo il disastro di Orlando”. Al momento, però, anche su questo fronte la coalizione è spaccata. Ci sono quattro candidati: Roberto Lagalla (Udc), Carolina Varchi (FdI), Lentini per gli autonomisti. Ma c’è anche il deputato leghista Scoma, ex Fi ed ex Iv.
Salvini lancia un avvertimento ai suoi alleati
E, a proposito di Scoma, Salvini ha lanciato un avvertimento ai suoi alleati: “Qualcuno dovrà fare dei passi indietro ma secondo me Francesco Scoma è il miglior candidato al Comune di Palermo”.
Le trattative sui candidati alle poltrone di sindaco di Palermo e di Presidente delle Regione, dunque, restano ancora in alto mare.
Vertice per cercare di trovare un’intesa
Il vertice per cercare una sintesi sul candidato sindaco di Palermo, intanto, resta fissato per martedì prossimo ma se da una parte la Lega non ha mai nascosto la volontà precisa di coinvolgere tutti, anche Fratelli d’Italia, dall’altra non ci pensa due volte a precisare che “se qualcuno poi si tira fuori per conto suo è una scelta sua”.
Intanto, Nello Musumeci, più determinato che mai, non sembra lasciarsi impensierire dai mal di pancia dei suoi alleati e dal canto suo lancia, ormai ad intervalli quasi regolari, appelli all’unità, deciso com’è ormai a portare avanti la sua idea di Sicilia, quel progetto di rinascita iniziato ormai quasi cinque anni fa: “Chi arriverà dopo di noi – ha detto a margine di una conferenza stampa – è quasi certamente arriveremo noi, troverà la possibilità di lavorare con la strada spianata. Il lavoro sporco è stato fatto da noi in questi anni”.
A buon intenditor, poche parole.