Si comincia a pensare al nuovo bando per il rilancio del calcio a Catania. Ai nostri microfoni le dichiarazioni dell'assessore allo Sport del Comune Sergio Parisi
Si comincia a pensare al nuovo bando per il rilancio del calcio a Catania. L’esclusione della squadra rossazzurra dal campionato di Serie C, e la conseguente revoca dell’affiliazione federale, è stata una vera e propria mazzata per tifosi ed appassionati etnei, che tuttavia guardano già al futuro e alla ripartenza del calcio in città. Un percorso non semplice, che dovrà avvenire tramite precisi e rigorosi passaggi per far sì che, ai nastri di partenza della prossima stagione, sia presente una compagine che rappresenti il capoluogo etneo. Fondamentale sarà il ruolo del comune, chiamato a gestire il complesso iter propedeutico alla nuova affiliazione. Per capire quali saranno i prossimi passaggi e come si sta muovendo Palazzo degli Elefanti, il QdS.it ha intervistato l’assessore allo sport Sergio Parisi.
Verso il bando: i passaggi preliminari
“Stiamo analizzando – esordisce Parisi – le esperienze più recenti di Novara, Bari e soprattutto Palermo, perché riteniamo possa essere un modello cui fare riferimento. Nel frattempo stiamo sentendo i vertici della FIGC. Ieri, ad esempio, ho dialogato con il presidente regionale Morgana, anche perché, a determinate condizioni previste dalle NOIF (norme organizzative interne della FIGC, ndr), si potrà ripartire dalla Serie D. Nei prossimi giorni faremo anche una delibera di giunta al fine di avviare ufficialmente il percorso – tramite richiesta alla federazione – per poter elaborare la manifestazione di interesse”.
Le tempistiche
Dirimenti saranno le tempistiche di questo processo, che dovranno conciliarsi con le scadenze federali e sportive. Sul tema in questione, l’assessore Parisi osserva che: “Il triste epilogo che ha visto l’esclusione della squadra dal campionato ci dà, almeno, qualche settimana di vantaggio. Stiamo accelerando i tempi per fare in modo di avere la squadra a metà estate. Speriamo, insomma, di procedere con l’assegnazione nel mese di luglio. Chiaramente tutto è vincolato alle determinazioni della FIGC, ma riteniamo che non ci saranno problemi in tal senso. Adesso la palla passa a noi, cercheremo di mantenere il massimo rigore possibile per quel che concerne la futura gestione della squadra rossazzurra. Fino ad ora, purtroppo, siamo dovuti rimanere in un silenzio forzato per rispettare, com’era giusto che fosse, il lavoro del tribunale”.
Clausole e vincoli
Un tema che in questi giorni agita la piazza è relativo al possibile ritorno di figure legate al fallimentare passato. Secondo varie indiscrezioni, ad esempio, l’ex patron Pulvirenti starebbe muovendo le fila per tornare protagonista. Senza dimenticare, poi, l’FC Catania 1946 di Benedetto Mancini. All’assessore allo sport chiediamo, quindi, delucidazioni sulla presenza di clausole e vincoli specifici nel bando che sarà elaborato dal comune: “É chiaro, precisa, che chi ha avuto esperienze precedenti non potrà partecipare. Al di là dei nomi, nessuno dei soggetti che hanno determinato a causare questo triste epilogo essere parte in causa. Sarà questo il primo vincolo”.
Il Massimino e Torre del Grifo
Sull’ipotesi di prevedere, nella manifestazione di interesse, la gestione societaria del “Massimino”, Parisi precisa: “Lo stadio è di proprietà del comune ed, eccetto la gestione del manto erboso, non era stato fatto alcun affidamento alla società. In futuro, ovviamente, si faranno le valutazioni del caso. D’altra parte, durante la trattativa SIGI – Tacopina, avevamo iniziato a fare valutazioni sull’impianto. I lavori di riqualificazione? L’anno scorso, proprio in ragione dell’interessamento di Tacopina o di altri imprenditori intenzionati ad acquisire la squadra, avevamo annunciato quali sarebbero stati. Interventi relativi al manto erboso, ai seggiolini, al tabellone luminoso e agli spogliatoi. In quella occasione avevamo specificato che, prima di bandire il progetto, sarebbe stato necessario lavorare sul bilancio e rimodulare le somme dei fondi comunitari. Sono tutti passaggi che abbiamo fatto. Quindi, prosegue Parisi, a breve metteremo in campo anche questo importante elemento”.
L’ultima questione che affrontiamo è relativa al centro sportivo di Torre del Grifo, elemento fondamentale per qualsiasi progetto di ripartenza. In molti chiedono al comune di dialogare con il credito sportivo per prevedere, all’interno del bando, una clausola che permetta alla futura società di usufruirne, magari tramite un canone di locazione. Uno scenario che, precisa l’assessore, non è ipotizzabile: “Ho parlato per grandi linee con il responsabile del credito sportivo, non credo che si possa fare. Torre del Grifo seguirà l’iter che deciderà il credito sportivo stesso. Escludo che si possa collegare alla vicenda del Catania, perché ormai non esiste più alcun vincolo”.
Vittorio Sangiorgi