Proseguono i lavori per il collettore fognario, mentre è in corso la progettazione dell’impianto che dovrà risanare le acque reflue. Sul futuro dello stabilimento termale ancora alcune incognite
ACIREALE – Un depuratore che serva l’intero Comune, oltre quelli limitrofi, da una parte, e il collettore fognario dall’altra. La città di Acireale in questo momento è interessata da due grandi opere, per le quali è in infrazione secondo l’Unione europea: la prima riguarda la realizzazione di un impianto per la depurazione delle acque; la seconda, che riguarda il Comune per la frazione di Capo Mulini, dove è in corso la realizzazione di una stazione di sollevamento.
Il punto della situazione con il sindaco Stefano Alì
Abbiamo fatto il punto con il sindaco della città dei campanili, Stefano Alì. Che parte dal secondo progetto, il collettore, che riguarda oltre Acireale, Catania e Aci Castello. “I lavori sono in corso – afferma il primo cittadino – ma non sappiamo quando termineranno. Non sono seguiti dal Comune, che si è limitato a chiedere di non svolgerli durante la stagione estiva, l’anno scorso – prosegue. Ma non sappiamo quando potranno essere completati”.
Per quanto riguarda Acireale invece, si procederà con la realizzazione di un depuratore. “Finalmente”, commenta Alì, sottolineando come uno dei primi atti compiuti da primo cittadino sia stato proprio quello di sbloccare la situazione. “Abbiamo individuato la soluzione – dice – cioè quella di realizzare un depuratore che serva anche Aci Sant’Antonio, Valverde e San Giovanni la Punta. È in fase di progettazione”.
Un milione e mezzo di finanziamento per le Terme
Il sindaco Alì risponde anche alle nostre domande in relazione alle Terme di Acireale, patrimonio oggi regionale per il quale si attende una profonda riqualificazione in modo da potere nuovamente rilanciare il sito. “L’unica novità è il finanziamento da un milione e mezzo della Regione per interventi strutturali – afferma Alì. Noi stiamo interloquendo per capire come realizzare questo intervento, insieme all’assessorato alle Infrastrutture e al commissario liquidatore, per individuare le opere da eseguire. Se queste non sono strutturali, il Comune potrebbe diventare stazione appaltante, progettare ed eseguire le opere. Se gli interventi saranno più profondi, il Comune non ha all’interno progettisti per operare e quindi andrebbe appaltata all’esterno. Siamo in interlocuzione – sottolinea: c’è una delibera e bisogna capire come agire”.
Spetta alla Regione trovare il meccanismo di affidare la gestione delle Terme
Aprirle definitivamente sarebbe il sogno del primo cittadino, a un anno dalla scadenza del mandato. “Intanto, finalmente il parco è stato riaperto e alla città è stata riconsegnata un’area a verde da poter fruire. Il prossimo passo sarà quello di rendere la struttura funzionante, ma spetterà alla Regione trovare il meccanismo di affidare la gestione delle Terme. Ci auguriamo che si riesca in tutto e che questo patrimonio sia recuperato e valorizzato”.