Ponte, un’opera che serve a tutto il Paese. “Basta allungare i tempi, bisogna decidere” - QdS

Ponte, un’opera che serve a tutto il Paese. “Basta allungare i tempi, bisogna decidere”

Ponte, un’opera che serve a tutto il Paese. “Basta allungare i tempi, bisogna decidere”

Gabriele D'Amico  |
martedì 28 Giugno 2022

Dopo l’apertura dell’Ue, interviene anche l’assessore alle Infrastrutture del Piemonte. Silenzio dalle altre regioni del Nord. Stancanelli: "Potrebbe essere costruito anche senza i fondi dello Stato"

La commissione europea non ha dubbi: il ponte sullo Stretto di Messina è essenziale per completare la rete Ten-T, per collegare la Sicilia al continente e per dare nuove prospettive di sviluppo non solo all’Italia ma all’intera Europa. Questa idea, tuttavia, seppur condivisa da molti politici in Parlamento, non sembrerebbe toccare le Regioni che non sono Sicilia e Calabria.

La lontananza di molte regioni del Nord, vicinanza del Piemonte

Alcune Giunte regionali del nord (Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Veneto), sollecitate dal Quotidiano di Sicilia hanno preferito non esporsi sul ponte sullo Stretto, vuoi per la delicatezza dell’argomento, vuoi perché vedono quest’infrastruttura come una “questione attinente altri territori” o come “un tema davvero lontano da noi”.

La volontà politica della Commissione Ue

Una posizione nettamente in contrasto con la volontà politica della Commissione Ue, che invece sostiene la centralità dell’opera per l’Europa intera, seppur sia necessario idearla e progettarla al meglio. L’unica Giunta regionale interpellata dal QdS che si è espressa sul Ponte è quella piemontese. “Noi – dichiara Marco Gabusi, assessore alle Infrastrutture del Piemonte – essendo un territorio che ha vissuto una marginalità rispetto al resto dell’Italia che oggi fortunatamente verrà superata dai corridoi che attraverseranno il Piemonte, siamo coscienti che le infrastrutture che collegano meglio i territori servono e sono utili per creare sviluppo. Credo che sia un’istanza da valutare e la coglierei positivamente perché… CONTINUA LA LETTURA. QUESTO CONTENUTO È RISERVATO AGLI ABBONATI

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